Sclerosi multipla recidivante remittente, Laquinimod riduce i danni cerebrali della neurodegenerazione
Una analisi dello studio di fase III ALLEGRO, pubblicata sul Journal of Neurology, Neurosurgery & Psychiatry, ha dimostrato che Laquinimod somministrato per os una volta al giorno ha un impatto positivo sul danno del tessuto cerebrale nella sclerosi multipla recidivante remittente ( SMRR ).
Rispetto ai pazienti trattati con placebo, quelli a cui è stato somministrato Laquinimod hanno riportato tassi ridotti di danno al tessuto cerebrale come dimostrato da diversi marcatori MRI.
Nello specifico, i pazienti trattati con Laquinimod hanno riportato percentuali inferiori di riduzione della materia bianca, della materia grigia e di atrofia talamica.
Sempre rispetto ai pazienti trattati con placebo, inoltre, hanno sviluppato un numero minore di PBH ( buchi neri permanenti ) e hanno accumulato un danno inferiore a livello del tessuto cerebrale apparentemente normale (NABT ), della sostanza bianca e della sostanza grigia
. ALLEGRO è uno studio internazionale, multicentrico, in doppio cieco, controllato verso placebo della durata di 2 anni, disegnato per valutare l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di Laquinimod in pazienti affetti da sclerosi multipla.
ALLEGRO è stato condotto in 139 Centri di 24 Nazioni, e ha arruolato 1.106 pazienti.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere una dose giornaliera orale di Laquinimod 0.6 mg oppure placebo.
La prima valutazione degli outcome ha preso in considerazione il numero di ricadute confermate; la seconda valutazione ha poi preso in considerazione la progressione della disabilità e le variazioni delle lesioni attibe alla risonanza magnetica per immagini ( MRI ).
Nello studio, Laquinimod ha dimostrato di indurre una riduzione statisticamente significativa del 23% nel numero di recidive annue ( P = 0.0024 ), l'endpoint primario, associata a una riduzione del 36% nel rischio di progressione della disabilità, misurata attraverso il punteggio EDSS ( Expanded Disability Status Scale ) ( p = 0.0122 ).
Il trattamento con Laquinimod è stato inoltre associato a una riduzione significativa della perdita di tessuto cerebrale, come indicato da un 32.8% di riduzione nella progressione dell’atrofia cerebrale ( p inferiore a 0.0001 ).
Sono state anche valutate l’evoluzione delle lesioni captanti Gadolinio e/o nuove lesioni T2 in buchi neri permanenti; il rapporto di trasferimento di magnetizzazione ( MTR ) del tessuto cerebrale apparentemente normale, della sostanza bianca, della sostanza grigia e delle lesioni T2 come stimato dalla risonanza magnetica con trasferimento di magnetizzazione; i cambi nei livelli di n–acetilaspartato / creatinina ( NAA/Cr ).
L’80% dei pazienti trattati con Laquinimod e il 77% dei pazienti trattati con placebo hanno completato i due anni di studio.
Ai pazienti che hanno completato lo studio ALLEGRO è stato offerto di partecipare a una fase di estensione, in aperto, nella quale i pazienti sono trattati con Laquinimod al dosaggio di 0.6 mg giornalmente.
Il profilo di sicurezza e tollerabilità di Laquinimod osservato durante gli studi ALLEGRO e BRAVO è favorevole.
La frequenza totale di eventi avversi, tra cui l'incidenza di infezioni, è risultata paragonabile a quella osservata nel gruppo trattato con placebo.
Gli eventi avversi più comunemente riportati sono stati: cefalea, rinofaringite e mal di schiena.
Nei pazienti trattati con Laquinimod si è osservata una maggior incidenza dell’aumento degli enzimi epatici, tuttavia, questi aumenti sono risultati transitori, asintomatici e reversibili.
Laquinimod è un immunomodulante orale, attivo sul sistema nervoso centrale con un meccanismo d’azione innovativo. ( Xagena_2013 )
Fonte: Celgene, 2013
Xagena_Medicina_2013