Sclerosi multipla: il regime di trattamento e gli anticorpi neutralizzanti influenzano l'attività biologica dell'Interferone beta
L'espressione del gene MxA rappresenta uno dei marker di attività biologica dell'Interferone beta, esogeno.
I Ricercatori del Centro di Riferimento Regionale per la Sclerosi Multipla e Neurobiologia Clinica dell'Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano hanno quantificato l'RNA messaggero ( mRNA ) per 5 giorni consecutivi in 62 pazienti con sclerosi multipla trattati con Interferone-beta ( Avonex, 16; Betaferon, 10; Rebif 22, 24; Rebif 44, 12 ).
Sono state identificate due categorie di pazienti.
Il 79% dei pazienti ha presentato un aumento dell'espressione MxA subito dopo la somministrazione dell'Interferone-beta.
Questi pazienti sono stati definiti, come "responder biologici all'Interferone-beta".
Nel 21% dei pazienti invece la somministrazione di Interferone-beta non ha prodotto alcuna espressione di MxA ( "non-responder biologici all'Interferone-beta" ).
Nei pazienti non-responder, è stata osservata la presenza di anticorpi neutralizzanti associati alla mancata attività biologica degli Interferoni beta, indipendentemente dal regime di trattamento.
Avonex, somministrato una volta a settimana, ha mostrato la minore attività biologica, mentre sia Betaferon che Rebif, somministrati 3 volte a settimana, hanno presentato un'incidenza del 18% di iniezioni biologicamente inefficaci ed un maggior rischio di sviluppare anticorpi neutralizzanti. ( Xagena_2004 )
Bertolotto A et al, J Neurol Neurosurg Psychiatry 2004; 75: 1294-1299
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XagenaFarmaci_2004