Insufficienza cardiaca: Trimetazidina riduce la mortalità e gli eventi avversi cardiovascolari
L’aggiunta di Trimetazidina ( Vastarel ) a una terapia medica ottimale nei pazienti con scompenso cardiaco cronico è associata a una riduzione della mortalità e degli eventi avversi cardiovascolari.
Uno studio multicentrico ha esaminato in modo retrospettivo i dati di 669 pazienti, dei quali 362 assumevano Trimetazidina a causa della persistenza di sintomatologia nonostante la titolazione della terapia medica ottimale per lo scompenso cardiaco.
L’analisi di sopravvivenza ha mostrato un miglioramento dell’11.3% assoluto della sopravvivenza globale ( p=0.015 ) e dell’8.5% della sopravvivenza cardiovascolare ( p=0.050 ) nei pazienti trattati con Trimetzidina.
L’analisi di regressione di Cox ha mostrato una significativa riduzione del rischio di mortalità globale nei pazienti trattati con Trimetazidina ( hazard ratio, HR=0.189; IC 95%: 0.017-0.454; p=0.0002 ).
La trimetazidina ha inoltre mostrato una riduzione del rischio di mortalità per cause cardiovascolare ( HR=0.072, IC 95%: 0.019-0.268, p=0.0001 ). il tasso di ospedalizzazioni per cause cardiovascolari era inferiore del 10.4% assoluto a 5 anni nei pazienti trattati con Trimetazidina ( p inferiore a 0.0005 ), con una migliore sopravvivenza libera da ospedalizzazioni di 7.8 mesi.
La Trimetazidina è un farmaco che inibisce parzialmente l’ultimo passaggio della catena di beta-ossidazione degli acidi grassi; in tal modo il metabolismo cardiaco si orienta verso un prevalente utilizzo del glucosio che permette una maggiore resa energetica.
L’utilizzo della Trimetazidina aveva in precedenza mostrato di poter incrementare la frazione di eiezione ventricolare sinistra.
Dallo studio sono emersi significativi dati a favore dell’utilizzo della Trimetazidina, con una significativa riduzione della mortalità. ( Xagena_2013 )
Fonte: International Journal of Cardiology, 2013
Xagena_Medicina_2013