Screening del cancro della prostata: risonanza magnetica con eventuale successiva biopsia versus biopsia standard
I risultati di uno studio, coordinato dal Karolinska Institutet, hanno confermato l’impiego della risonanza magnetica nello screening per il cancro alla prostata.
Gli elevati tassi di sovradiagnosi e biopsie non-necessarie sono i motivi principali per cui non sono stati implementati programmi di screening per il cancro alla prostata.
In uno studio di screening tra uomini con elevati livelli di PSA ( antigene prostatico specifico ), l’identificazione di tumori clinicamente non-significativi e di lesioni benigne è risultata più bassa ( rispettivamente del 64% e del 74% ) quando la biopsia è stata effettuata solo negli uomini con risonanza magnetica positiva rispetto alla biopsia standand.
Hanno preso parte allo studio STHLM3-MRI uomini di età compresa tra 50 e 74 anni di età residenti a Stoccolma.
I partecipanti con valori di PSA uguali o superiori a 3 ng/ml sono stati assegnati in modo casuale alla biopsia standard o all’esecuzione di una risonanza magnetica della prostata seguita da biopsia se le immagini suggerivano la presenza di un cancro alla prostata.
E' stato valutato il tasso di diagnosi di tumori clinicamente rilevanti ( punteggio Gleason maggiore o uguale a 7 ) e di quelli clinicamente non-significanti ( punteggio Gleason di 6 ).
Dei 12.500 uomini arruolati nello studio, 1.352 avevano valori elevati di PSA e sono stati randomizzati alla biopsia standard ( n=603 ) o alla risonanza magnetica più eventuale biopsia ( n=929 ).
La percentuale di partecipanti a cui è stato diagnosticato un cancro clinicamente rilevante è stata pari a 21% nel gruppo sperimentale e 18% nel gruppo strategia standard.
L’analisi statistica ha indicato che la strategia sperimentale non è inferiore a quella standard. La percentuale di partecipanti a cui è stato diagnosticata una lesione priva di rilevanza clinica è stata del 4% nel gruppo sperimentale e del 12% nel gruppo standard.
I costi aggiuntivi della risonanza magnetica vengono ad essere controbilanciati dall’esecuzione di un numero inferiore di biopsie e dal risparmio delle risorse necessarie in caso di sovradiagnosi.
Inoltre, è stato riscontrato un numero inferiore di infezioni dopo la biopsia nel gruppo biopsia sperimentale rispetto al gruppo biopsia standard, anche se la differenza non era statisticamente significativa. ( Xagena_2021 )
Fonte: The New England Journal of Medicine, 2021
Xagena_Medicina_2021