Cancro alla vescica: oltre l’80% dei malati è fumatore quando viene scoperta la neoplasia
Il 21% dei pazienti, colpito da tumore della vescica, scopre il tumore della vescica durante controlli medici per altri problemi di salute. Solo il 37% ottiene la diagnosi perché colpito da sintomi evidenti come l’ematuria: presenza di sangue nelle urine. Il 24% invece individua la neoplasia dopo esami effettuati su consiglio del medico di famiglia.
E' stato condotto in Italia un sondaggio tra 347 pazienti.
Il carcinoma alla vescica colpisce ogni anno oltre 25 mila uomini e donne in Italia. La diagnosi precoce è difficile in quanto non sono possibili screening di massa su ampie fasce della popolazione. Vanno svolti esami specifici solo per alcune categorie di professionisti che lavorano a stretto contatto con particolari agenti chimici.
Lo stesso vale per i tabagisti che fumano almeno dieci sigarette al giorno per oltre 10 anni. Dal sondaggio è emerso come l’83% dei malati fumava quando ha scoperto di avere il cancro.
Per tutte gli altri potenziali pazienti è necessario un attento monitoraggio dei sintomi in primis la presenza di sangue nelle urine che va sempre segnalata al medico.
L’ematuria non comporta automaticamente la presenza di un tumore e proprio per questo chi ne soffre deve sottoporsi il prima possibile a una visita con lo specialista urologo.
Otto pazienti su dieci sono vivi a 5 anni dalla diagnosi anche grazie alle nuove terapie.
Diverse sono le terapie con le quali è possibile trattare un tumore alla vescica, e che spesso a uno stadio avanzato.
Per quanto riguarda i farmaci utilizziamo quelli chemioterapici ad azione citotossica o gli immunoterapici che sono in grado di riattivare e potenziare il sistema immunitario. A volte è possibile impiegare entrambi le categorie di medicinali in combinazione.
Oltre il 90% dei pazienti ha sofferto di effetti collaterali che hanno impattato sulla qualità di vita. Nausea, vomito, stanchezza e disturbi di malessere generale sono i più frequenti.
Un ruolo spetta anche alla radioterapia. Nel trattamento del tumore della vescica viene utilizzata soprattutto nel trattamento trimodale e cioè in combinazione con farmaci chemioterapici dopo un intervento chirurgico parziale.
L’obiettivo fondamentale è ottenere la conservazione dell’organo. ( Xagena_2022 )
Fonte: Società Italiana di Uro-Oncologia ( SIUrO ), 2022
Xagena_Medicina_2022