Efficacia di un vaccino per il trattamento della dipendenza da nicotina


Un vaccino terapeutico sperimentale, chiamato CYT002-NiQb, per il trattamento della dipendenza da nicotina ha raggiunto la prova di efficacia.

La vaccinazione con CYT002-NiQb induce la produzione di alti livelli di anticorpi specifici contro la nicotina che si legano alla nicotina stessa nel sangue.
Poiché il complesso nicotina-anticorpo ha dimensioni tali da non essere in grado di superare la barriera emato-encefalica, in tal modo viene ridotto il passaggio della nicotina al cervello con conseguente minore stimolazione neuronale.

Uno studio multicentrico, randomizzato, condotto in doppio cieco, e controllato con placebo compiuto da Ricercatori svizzeri, ha valutato la sicurezza, la tollerabilità e l’efficacia del vaccino anti-nicotina.

Lo studio ha arruolato 341 soggetti, di età compresa tra i 18 ed i 70 anni che fumavano tra le 10 e le 40 sigarette al giorno da almeno 3 anni e che erano motivati a smettere.

Ai partecipanti sono state praticate 5 iniezioni di vaccino con cadenza mensile ai mesi 0, 1, 2, 3 e 4 ed è stato fornito un servizio di counselling ( consulenza ) per aiutarli a smettere di fumare a ciascuna visita nell’arco di 3 mesi.

Dopo un mese dalla prima iniezione è stato chiesto ai partecipanti di smettere di fumare.

L’efficacia del vaccino è stata determinata tra l’ottava e la ventiquattresima settimana dopo l’inizio del trattamento.

Due terzi dei fumatori hanno ricevuto il vaccino, mentre ad un terzo è stato somministrato placebo.

Tutti i fumatori sottoposti a vaccino hanno prodotto anticorpi contro la nicotina con una percentuale di risposta immunologica del 100%.

Basandosi sui livelli di anticorpi, i fumatori trattati con il vaccino sono stati suddivisi in gruppi ad alta risposta, media o bassa.
Non sono stati rilevati anticorpi contro la nicotina nel sangue dei soggetti trattati con placebo.

La differenza di astinenza continua tra il gruppo ad alta risposta ed il gruppo placebo è risultata significativa ( p = 0.004 ).

In generale il consumo di sigarette nel gruppo ad alta risposta è stato meno della metà di quello osservato nel gruppo placebo ( p = 0.004 ).
Comunque, anche il consumo medio di sigarette da parte delle persone che non hanno raggiunto l’astinenza continua è stato inferiore nel gruppo ad alta risposta che nel gruppo placebo ( p = 0.16 ).

Il vaccino è risultato sicuro e generalmente ben tollerato con effetti collaterali quali: reazioni locali al sito di iniezione e sintomi simil-influenzali, che si sono risolti, generalmente, in 24 ore.

E’ stato dimostrato che la nicotina, un alcaloide derivato dalle foglie di tabacco, rappresenta la principale componente del tabacco in grado di creare dipendenza.
Per inalazione del fumo da sigaretta, la nicotina passa nel sangue e nell’arco di pochi secondi penetra attraverso la barriera ematoencefalica nel cervello, dove stimola specifici neuroni.
La stimolazione di questi neuroni determina il rilascio di sostanze che portano ad un appagamento quasi immediato e ad una sensazione di piacere.

Lo stimolo sensoriale indotto dalla nicotina è elemento critico nello sviluppo di dipendenza ed è alla base delle frequenti recidive dopo cessazione dell’abitudine al fumo.

Sebbene negli Stati Uniti il 75% dei fumatori abbia intenzione di smettere, meno del 5% di quelli che tentano di smettere sono in grado di non fumare per 3-12 mesi.( Xagena_2005 )

Fonte: 41st Annual Meeting of the American Society of Clinical Oncology ( ASCO ), 2005



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