Evusheld è efficace nel neutralizzare le varianti BA.4 e BA.5 di Omicron
La combinazione di anticorpi Tixagevimab e Cilgavimab ( Evusheld ) trova indicazione nella profilassi pre-esposizione nei pazienti fragili per il trattamento della malattia lieve-moderata. Mantiene l'attività di neutralizzazione contro le varianti emergenti di Omicron BA.4 e BA.5 ( BA.4/5 ), secondo i dati del test preclinico su pseudovirus dell'Università di Oxford.
Questi risultati sono coerenti con i dati ottenuti da studi precedenti che avevano dimostrato che la combinazione di anticorpi mantiene una potente efficacia neutralizzante contro Omicron BA.2, l'attuale variante dominante in circolazione, e contro tutte le varianti testate fino ad oggi.
La combinazione dei due anticorpi monoclonali ha dimostrato di ridurre il rischio di sviluppare il COVID-19 sintomatico rispetto al placebo dell’83% offrendo una protezione della durata di almeno 6 mesi, e di rimanere efficace alla capacità di mutare rapidamente di SARS-Cov-2.
Una singola dose della combinazione di Tixagevimab e Cilgavimab, somministrabile per via intramuscolare, è un'opzione per aiutare a proteggere le popolazioni vulnerabili, come quelle immunocompromesse che non sono in grado di sviluppare una risposta immunitaria adeguata dopo la vaccinazione.
Circa il 2% della popolazione mondiale è considerato ad aumentato rischio di risposta inadeguata alla vaccinazione contro il COVID-19 e può trarre beneficio dalla profilassi pre-esposizione ( prevenzione ) con la combinazione degli anticorpi monoclonali Tixagevimab e Cilgavimab. Questa popolazione comprende persone immunocompromesse, come i pazienti oncologici ed onco-ematologici, i pazienti sottoposti a trapianto e chiunque assuma farmaci immunosoppressori.
Anche le persone a maggior rischio di esposizione al virus SARS-CoV-2 potrebbero beneficiare della protezione con la combinazione di anticorpi.
Le evidenze più recenti indicano che proteggere le popolazioni vulnerabili dall'infezione da COVID-19 potrebbe aiutare a prevenire l'evoluzione virale, che è un fattore importante nella comparsa di varianti.
Tixagevimab e Cilgavimab sono parte di una combinazione di due anticorpi a lunga durata d'azione, derivati da cellule B donate da individui precedentemente infettati dal virus SARS-CoV-2.
Scoperti dai ricercatori del Vanderbilt University Medical Center, gli anticorpi monoclonali umani si legano a siti distinti sulla proteina spike della SARS-CoV-29 e sono stati ottimizzati con estensione dell'emivita e riduzione del legame con il recettore Fc e il complemento C1q. L'estensione dell'emivita triplica la durata della azione rispetto agli anticorpi convenzionali; i dati dello studio PROVENT di fase III hanno mostrato una protezione che dura almeno 6 mesi. Il ridotto legame al recettore Fc mira a minimizzare il rischio di un potenziamento della malattia dipendente dagli anticorpi, un fenomeno in cui gli anticorpi specifici del virus promuovono, piuttosto che inibire, l'infezione e/o la malattia.
Esiste un numero crescente di evidenze provenienti da molteplici studi indipendenti in vitro e in vivo ( modelli animali ) che supportano il potenziale di Tixagevimab e Cilgavimab nel proteggere dalle sottovarianti Omicron SARS-CoV-2.
In particolare, i dati della Washington University School of Medicine hanno dimostrato che la combinazione di anticorpi Tixagevimab e Cilgavimab ha mantenuto un'efficacia neutralizzante nei confronti della sottovariante altamente trasmissibile BA.2, che è attualmente quella dominante a livello globale. Questo studio ha inoltre dimostrato che la combinazione di anticorpi Tixagevimab e Cilgavimab ha ridotto la carica virale e limitato l'infiammazione nei polmoni ( in vivo ) per Omicron BA.1, BA.1.1 e BA.2.2. ( Xagena_2022 )
Fonte: bioRxiv, 2022
Xagena_Medicina_2022