Aranesp, un antianemia di Amgen, aumenta la mortalità nei pazienti oncologici
30 Gennaio 2007 - La società di biotecnologie Amgen ha comunicato che Aranesp ( Darbepoetina alfa ) aumenta il rischio di mortalità quando impiegato nel trattamento di alcune forme di tumore.
Riporta il The New York Times che quasi un milione di statunitensi, vengono trattati ogni anno con Aranesp o con altri due prodotto simili, Epogen ( Epoetina alfa; in Italia: Eprex ) di Amgen e Procrit di Johnson & Johnson .
Nel 2006, le vendite globali dei tre farmaci stimolanti l’eritropoiesi sono state pari a circa 10 miliardi di dollari.
Per Amgen, le vendite di Aranesp e di Epogen ( 6.6 miliardi di dollari ) incidono per il 46% sul fatturato dell’azienda, che nel 2006 è stato pari a 14.3 miliardi di dollari.
Cìè una crescente evidenza che questi farmaci siano potenzialmente pericolosi.
Uno studio, pubblicato sul The New England Journal of Medicine ( NEJM ) ha mostrato che i pazienti con malattia renale trattati in modo aggressivo con Epoetina alfa ( Procrit ) vanno incontro a un rischio più alto del 34% di problemi cardiaci o di morte, rispetto a coloro che sono stati trattati in modo meno aggressivo.
Nello studio che ha riguardato Aranesp, e che ha coinvolto pazienti con anemia e tumore in fase attiva che non stavano ricevendo né chemioterapia né radioterapia, al termine delle 16 settimane, non è emersa nessuna differenza statisticamente significativa nella frequenza delle trasfusioni di sangue tra coloro che erano stati trattati con Darbepoetina alfa e quelli che avevano ricevuto il placebo.
Nel 2003, Johnson & Johnson ha dovuto interrompere diversi studi riguardanti Procrit in pazienti affetti da tumore dopo la segnalazione di un aumento significativo di eventi trombotici.
Questi studi stavano valutando l’ipotesi che il trattamento più aggressivo dell’anemia nei pazienti oncologici, producesse un aumento dell’ossigeno nel sangue con conseguente maggiore efficacia della chemioterapia e della radioterapia.
Fonte: The New York Times, 2007
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