Disturbo bipolare: il Litio sembra avere un effetto protettivo nei confronti del tentativo di suicidio
Studi hanno suggerito che un trattamento a base di Litio potrebbe essere superiore alla terapia con Divalproex nel minimizzare il comportamento suicida tra gli individui con disturbo bipolare.
Ricercatori dell’Oregon Health & Science University, a Portland, negli Stati Uniti, hanno esaminato 12.662 pazienti Medicaid dell’Oregon con disturbo bipolare trattati con farmaci tra il 1998 e il 2003.
Dall’analisi è emerso che il Divalproex era il più comune stabilizzatore dell’umore ( utilizzato dal 33% dei pazienti ) seguito dal Gabapentin ( 32% ), Litio ( 25% ) e Carbamazepina ( 3% ).
Sono stati riscontrati 11 decessi per suicidio e 79 tentativi.
L’hazard ratio aggiustato per i tentativi di suicidio ( versus gli utilizzatori di Litio ) era 2.7 per gli utilizzatori di Divalproex ( p<0,001 ), 1.6 per gli utilizzatori di Gabapentin ( non significativo ) e 2,8 per gli utilizzatori di Carbamazepina ( non significativo ).
Per i decessi per suicidio, l’hazard ratio era 1,5 per il gruppo Divalproex ( non significativo ), 2,6 per Gabapentin ( p<0,001 ); non era disponibile il dato per gli utilizzatori di Carbamazepina.
Da questa analisi è emerso che il Litio potrebbe avere un effetto protettivo nei confronti dei tentativi di suicidio tra i pazienti con disturbo bipolare. Non è ancora chiaro se il Litio abbia un effetto protettivo nei confronto dell’atto di suicidio. ( Xagena_2007 )
Fonte: Journal of Affective Disorders, 2007