Lipofene nel trattamento delle dislipidemie
Il Fenofibrato, che appartiene alla categoria dei fibrati, interagisce con i recettori nucleari alfa attivati dai proliferatori dei perossisomi ( PPAR-alfa ) e provoca un effetto ipolipemizzante.
Il Fenofibrato trova indicazione nel trattamento delle dislipidemie di tipo IIa, IIb, III, IV e V in pazienti in cui la dieta o altre misure appropriate si sono dimostrate inadeguate.
Posologia e modo di somministrazione - Nel trattamento delle dislipidemie, il Fenofibrato viene somministrato, all'inizio della terapia, seguendo una posologia di 200 mg, 1 volta al giorno, oppure a dosaggi di 67 mg, 3 volte al giorno, da assumere durante i pasti principali. Nelle forme più gravi di dislipidemia la dose di Fenofibrato può essere aumentata fino a 500 mg, al giorno.
Il Fenofibrato nei bambini può essere somministrato ad una dose di 67 mg, ogni 20 Kg di peso corporeo.
Nel caso di insufficienza renale lieve il dosaggio consigliato di Fenofibrato è di 134 mg/die, mentre è di 67 mg/die in caso di insufficienza renale moderata.
Effetti indesiderati - Gli effetti indesiderati che possono verificarsi durante trattamento con Fenofibrato possono essere: nausea, vomito, diarrea, dispepsia, dolori addominali, epatomegalia.
Meno comunemente possono manifestarsi: incremento ponderale, vertigini, cefalea, astenia, sonnolenza, aumento della creatininemia e aumento dei livelli di transaminasi. Molto raramente possono comparire calcolosi biliare, epatite, pancreatite, ipoglicemia, leucopenia, trombocitopenia, mialgia ed eruzioni cutanee.
Controindicazioni ed avvertenze - L'uso di Fenofibrato è controindicato nei soggetti che manifestano ipersensibilità al principio attivo e agli eccipienti contenuti nella formulazione, nei pazienti con insufficienza renale ed epatica e in caso di colecistopatia.
Cautela deve essere prestata all'uso di Fenofibrato nei pazienti con bassi livelli sierici di albumina poiché potrebbero comparire mialgie, crampi muscolari e in casi più gravi rabdomiolisi. Inoltre ogni tre mesi, per il primo anno di trattamento, sono raccomandati test per la valutazione della funzionalità epatica e determinazione delle transaminasi con l'avvertenza di sospendere il trattamento qualora il livello di enzimi epatici aumentasse in modo significativo.
Prima di iniziare il trattamento è consigliabile correggere un eventuale ipotiroidismo.
L'uso di Fenofibrato è controindicato nelle donne in gravidanza e durante il periodo dell'allattamento.
Interazioni - Il Fenofibrato interagisce con: 1) anticoagulanti ( aumento dell'effetto anticoagulante, la dose degli anticoagulanti deve essere inizialmente dimezzata ); 2) antidiabetici ( aumento del rischio di ipoglicemia ); 3) statine ( possibili grave miopatia ). (Xagena_2010)
Nomi commerciali - Lipofene, Nolipax, Fulcro, Liperial, Tilene , Lipsin, Fulcrosupra.
Fonte: Guida all’uso dei farmaci, V Edizione
Farma2010 Cardio2010