Cancro al polmone non a piccole cellule localmente avanzato non-operabile: efficacia di Durvalumab, un inibitore anti-PD-L1


Lo studio clinico di fase III, PACIFIC, che ha coinvolto 235 Centri di 26 Paesi, ha valutato un farmaco antitumorale, Durvalumab ( Imfinzi ), un inibitore del checkpoint immunitario PD-L1.

Lo studio ha riguardato 713 pazienti trattati in precedenza con chemioterapia a base di Platino e radioterapia: un gruppo ha assunto l'immunoterapico, l'altro il placebo.

I pazienti trattati con Durvalumab hanno presentato in media una sopravvivenza di 16.8 mesi, mentre quelli che hanno ricevuto placebo circa 5.6 mesi.

E' emerso che Durvalumab ha ridotto la probabilità di progressione del 48%, con miglioramenti in tutti i sottogruppi di pazienti.

Gli eventi avversi si sono verificati nel 68% dei pazienti nel gruppo trattato con Durvalumab e nel 53% nel gruppo placebo.

Esistono due principali tipologie di cancro al polmone che insieme rappresentano oltre il 95% di tutte le neoplasie che colpiscono questo organo: il tumore polmonare a piccole cellule ( detto anche microcitoma, 10-15% ) e il tumore polmonare non-a-piccole cellule ( rimanente 85% ).

La prognosi del tumore al polmone a piccole cellule è peggiore rispetto a quella del tumore non-a-piccole cellule.
Il tumore non-a-piccole cellule è a sua volta suddiviso in tre principali tipologie: il carcinoma spinocellulare, l'adenocarcinoma, il carcinoma a grandi cellule che è meno frequente ( 10-15% ) e può comparire in diverse aree del polmone. ( Xagena_2017 )

Fonte: ESMO - European Society of Clinical Oncology, 2017

Xagena_Medicina_2017