Erbitux non ha incontrato l’endpoint primario nel trattamento di prima linea del tumore polmonare avanzato
ImClone Systems e Bristol-Myers Squibb ( BMS ) hanno presentato i risultati di uno studio clinico di fase III in aperto, riguardante Erbitux ( Cetuximab ) associato ad un taxano e a Carboplatino nel trattamento di prima linea del tumore polmonare non a piccole cellule.
Lo studio non ha incontrato l’endpoint primario di sopravvivenza libera da progressione.
Lo studio, noto con la sigla BMS CA225-099, ha coinvolto più di 600 pazienti negli Stati Uniti ed in Canada.
Gli endpoint secondari sono risultati statisticamente significativi ed hanno favorito il braccio Erbitux.
Erbitux è un anticorpo monoclonale ( IgG1 ) in grado di inbire il recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFR, HER1, c-Erb-1 ).
Testi in vitro e studi su modelli animali hanno mostrato che il legame di Cetuximab al recettore EGF blocca la fosforilazione e l’attivazione delle chinasi associate al recettore, producendo tra l’altro un’inibizione della crescita tumorale, ed induzione di apoptosi.
EGFR è parte di un pathway di segnale che è associato a crescita e sviluppo di diversi tumori, tra cui quelli del testa-colllo, del colon e del retto.
Erbitux in combinazione con la radioterapia, è indicato nel trattamento del carcinoma a cellule squamose, localmente o regionalmente avanzato, del testa-collo.
Erbitux in monoterapia trova indicazione nel trattamento dei pazienti con carcinoma a cellule squamose, metastatico o recidivante, del testa-collo dopo fallimento di un precedente trattamento con Platino.
Erbitux è anche indicato nel trattamento del carcinoma colorettale metastatico, esprimente EGFR, in combinazione con Irinotecan, nei i pazienti che sono refrattari al solo Irinotecan.
Fonte: Imclone Systems, 2007
Xagena_2007