Terapia della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva: Mavacamten, un inibitore della miosina cardiaca
I dati della studio di fase 2 PIONEER-HCM, in aperto, non-randomizzato, hanno mostrato che Mavacamten può ridurre il gradiente del tratto di efflusso del ventricolo sinistro ( LVOT ) e migliorare la capacità di esercizio e i sintomi nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.
Mavacamten è un inibitore della miosina somministrato per via orale potenzialmente in grado di trattare la cardiomiopatia ipertrofica. Il suo meccanismo d’azione si basa sulla riduzione della contrattilità cardiaca che è ottenuta grazie alla diminuzione dell’attività dell’adenosina trifosfato della miosina cardiaca.
Precedenti studi di fase 1 su volontari sani e pazienti con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva hanno mostrato un profilo di sicurezza favorevole.
Uno studio clinico ha studiato 21 pazienti sintomatici con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.
L’endpoint primario era il cambiamento nel gradiente del tratto di efflusso ventricolare sinistro post-esercizio a 12 settimane.
Gli endpoint secondari comprendevano cambiamenti nel consumo di ossigeno di picco, i gradienti del tratto di efflusso ventricolare sinistro a riposo e con manovra di Valsalva, la frazione di eiezione ventricolare sinistra e un punteggio per la dispnea su una scala di valutazione numerica.
Dopo 12 settimane di trattamento, Mavacamten ha ridotto il gradiente medio post-esercizio del tratto di efflusso ventricolare sinistro da 103 mm Hg al basale a 19 mm Hg con un miglioramento associato della capacità di esercizio e dei sintomi.
Gli eventi avversi più comuni correlati al trattamento sono stati la diminuzione della frazione di eiezione ventricolare sinistra a concentrazioni plasmatiche più elevate e l'insorgenza di fibrillazione atriale. ( Xagena_2019 )
Fonte: Annals of Internal Medicine, 2019
Xagena_Medicina_2019