Alternative ai beta-bloccanti nella profilassi farmacologica della fibrillazione atriale postoperatoria dopo cardiochirurgia


La fibrillazione atriale postoperatoria è una frequente complicanza della chirurgia cardiaca che aumenta la morbilità dei pazienti, la durata della degenza e i costi ospedalieri.

Lineeguida basate sulle evidenze supportano l'uso di beta-bloccanti come profilassi standard per la fibrillazione atriale postoperatoria nei pazienti sottoposti a intervento cardiochirurgico.

La tradizionale terapia profilattica ha come target il sistema nervoso simpatico, il periodo refrattario, e la conduzione atriale. Tuttavia, le associazioni tra sviluppo della fibrillazione atriale postoperatoria e processo infiammatorio, stress ossidativo, e rimodellamento atriale, hanno incoraggiato l'indagine di nuove terapie mirate a questi processi.

È stata compiuta una ricerca di letteratura con l’obiettivo di individuare studi a sostegno delle strategie farmacologiche alternative ai beta-bloccanti nella prevenzione della fibrillazione atriale postoperatoria. L'attenzione è stata posta su come queste terapie potrebbero essere utilizzate nei pazienti che non tollerano i beta-bloccanti o come terapia additiva nei pazienti ad alto rischio.

Si è notato che esistono prove sufficienti per raccomandare l'uso di Amiodarone, Sotalolo, e possibilmente Magnesio in monoterapia in pazienti impossibilitati ad assumere beta-bloccanti, o come terapia aggiuntiva per la prevenzione della fibrillazione atriale postoperatoria.

Attualmente i dati disponibili non supportano l'uso di Propafenone, Procainamide, Digossina, glitazoni, Triiodotironina, o calcioantagonisti nella prevenzione della fibrillazione atriale postoperatoria.

Alcune prove preliminari suggeriscono che Dofetilide, Ace-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II ( sartani ), inibitori delle 3-idrossi-3-metilglutaril coenzima A reduttasi ( statine ), farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ), corticosteroidi, Acidi grassi Omega-3, Acido Ascorbico, Acetilcisteina , e Nitroprussiato di Sodio possono essere efficaci nel prevenire la fibrillazione atriale postoperatoria. Sono necessari ulteriori studi clinici su larga scala di adeguata potenza per determinare il beneficio di questi farmaci prima che possano essere considerati per un uso di routine. ( Xagena_2010 )

Fonte: Pharmacotherapy, 2010