Farmaci anti-infiammatori: gli inibitori Cox-2 sono sicuri ?
In Usa Pharmacia e Pfizer il 13 novembre 2002 hanno inviato una “Dear Letter “ , in cui si informavano i medici dei cambiamenti della scheda informativa del farmaco antinfiammatorio Bextra ( Valdecoxib ).
Il Bextra è un inibitore Cox-2 , approvato dall’FDA il 16 novembre 2001.
Trova indicazione nella riduzione dei segni e dei sintomi dell’osteoartrosi e dell’artrite reumatoide negli adulti . Viene anche impiegato nel trattamento della dimenorrea primaria.
Che cosa è avvenuto ?
Dopo la commercializzazione del farmaco sono stati segnalati rari casi di reazioni di ipersensibilità ( es. reazioni anafilattiche ed angioedema ) e di reazioni cutanee , tra cui la sindrome di Stevens-Johnson , la necrolisi epidermica tossica , la dermatite esfoliativa e l’eritema puntiforme.
Questi casi , alcuni dei quali gravi , si sono presentati nei pazienti con o senza una storia di reazioni di tipo allergico alle sulfonamidi.
Pertanto il Valdecoxib non dovrebbe essere assunto da persone che hanno già dimostrato reazioni di tipo allergico alle sulfonamidi.
Precedentemente , un altro inibitore Cox-2 , il Rofecoxib ( Vioxx ) aveva messo in rilievo reazioni avverse inaspettate.
Dallo studio VIGOR ( Vioxx Gastrointestinal Outcomes Research ) era emersa una più alta incidenza di gravi eventi cardiovascolari di tipo tromboembolico ( come infarto miocardico , angina pectoris e complicanze vascolari periferiche ) nei pazienti trattati con il Rofecoxib rispetto al Naprossene , un vecchio antinfiammatorio.
Inoltre è stato segnalato che il Rofecoxib può provocare ipertensione. ( Xagena 2002 )
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