Trasmissione dell'HIV. Parte 3

Trasmissione verticale e perinatale:
La trasmissione da madre sieropositiva al feto o al neonato può avvenire durante la gravidanza, durante il parto, o con l'allattamento. Il rischio per una donna sieropositiva di trasmettere l'infezione al feto è circa il 20% (cioè 1 su 5). Oggi è possibile ridurre questo rischio al di sotto del 10% se viene somministrata la Zidovudina (AZT, primo farmaco usato contro l'HIV) alla madre durante la gravidanza e al neonato per le prime sei settimane di vita. Per stabilire se è avvenuto il contagio il bambino deve essere sottoposto a controlli in strutture specializzate per almeno i primi due anni di vita.
Tutti i bambini nascono con gli anticorpi materni. Per questa ragione, il test HIV effettuato sul sangue di un bambino nato da una donna sieropositiva risulta sempre positivo. Anche se il bambino non è sieropositivo, questi anticorpi possono rimanere nel sangue fino al diciottesimo mese di vita. Nei primi mesi di vita vengono effettuati dei test supplementari per verificare se il bambino è veramente portatore del virus. In un caso su cinque viene trasmesso anche il virus.
(Xagena 2000)
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