Il trattamento con gli anticorpi anti-EGFR può causare bassi livelli plasmatici di magnesio
Nel 97% dei pazienti con tumore colorettale, trattati con anticorpi anti-EGFR ( recettore del fattore di crescita epidermico ), si riscontra ipomagnesiemia.
Il pathway EGFR è implicato nella crescita cellulare. Tra i pazienti con diversi tipi di tumore, tra cui il tumore colorettale, il gene EGFR risulta mutato o iperespresso.
Gli anticorpi monoclonali contro EGFR riducono o prevengono la diffusione o la crescita delle cellule tumorali.
Due studi hanno indicato che il trattamento con farmaci anti-EGFR può essere associato a bassi livelli di magnesio nel sangue.
Uno studio ha coinvolto 98 pazienti trattati con anticorpi contro il recettore del fattore di crescita epidermico, Erbitux ( Cetuximab ), Vectibix ( Panitumumab ) e Matuzumab, farmaco sperimentale, con o senza chemioterapia.
Sedici pazienti, trattati solo con chemioterapia, hanno rappresentato il gruppo controllo.
E’ stato osservato che:
- il 97% dei pazienti trattati con anticorpi anti-EGFR presentava ridotti livelli di magnesio nel sangue;
- i pazienti trattati con anticorpi anti-EGFR presentavano più bassi livelli di magnesio nel sangue rispetto ai pazienti sottoposti alla sola chemioterapia;
- farmaci anti-EGFR alteravano la capacità del rene a mantenere il magnesio nell’organismo.
I Ricercatori hanno concluso che gli anticorpi monoclonali che hanno come target il recettore del fattore di crescita epidermico sono associati ad ipomagnesiemia tra i pazienti con il tumore del colon-retto.
Fonte: Lancet Oncology, 2007
Xagena_2007