Farmaci gastroenterici: l’assunzione degli inibitori della pompa protonica associata a rischio di fratture
Gli inibitori della pompa protonica sono associati a un più alto rischio di fratture ossee nelle donne anziane e di infezione che causa diarrea.
Gli inibitori della pompa protonica sono stati approvati nel trattamento dell’ulcera gastrica, ulcera duodenale, della malattia da reflusso acido, e nell’esofagite erosiva, in cui l’acido gastrico causa dolore o danno all’esofago.
Gli inibitori della pompa protonica sono spesso utilizzati in indicazioni off-label, ad esempio nel trattamento della pirosi gastrica ( bruciore di stomaco ).
Da uno studio è emerso che le donne più anziane che assumono questi farmaci presentano un aumento del 25% del rischio di fratture , rispetto alle donne che non ne fanno uso.
Un secondo studio ha mostrato che le persone che assumono un inibitore della pompa protonica a cadenza giornaliera presentano un rischio accresciuto del 74% di avere una maggiore probabilità di avere infezioni da Clostridium difficile, un microrganismo che può causare diarrea.
I più comuni inibitori della pompa protonica sono: Omeprazolo ( Antra, Losec ), Lansoprazolo ( Lansox, Zoton ), Esomeprazolo ( Nexium ), Pantoprazolo ( Pantorc, Pantecta ), Rabeprazolo ( Pariet ).
Fonte: Archives of Internal Medicine, 2010
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