Inefficacia della Galantamina nel rallentare la conversione da deterioramento cognitivo lieve a demenza


Ricercatori del Karolinska Intitutet a Stoccolma in Svezia hanno valutato la sicurezza della Galantamina ( Reminyl ) nei soggetti con alterazione cognitiva lieve.
Inoltre è stata esaminata la capacità della Galantamina a produrre benefici cognitivi in questi pazienti, e la capacità della Galantamina a rallentare la conversione a demenza.

Due studi hanno coinvolto 2.048 soggetti ( studio I : 990; studio II: 1058 ) con CDR ( Clinical Dementia Rating ) uguale a 0.5, un punteggio CDR memoria maggiore o uguale a 0.5, senza demenza.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Galantamina ( 16-24 mg/die ) oppure placebo, per 24 mesi.

L’endpoint primario di efficacia al 24° mese era rappresentato dal numero di soggetti a cui è stata diagnosticata demenza ( CDR maggiore o uguale ad 1 ).

A 2 anni non è stata osservata nessuna differenza tra la Galantamina ed il placebo nella percentuale di conversione da deterioramento cognitivo lieve a demenza ( studio I: 22.9% con Galantamina vs 22.6% con placebo; P=0.146; studio II: 25,4% con Galantamina vs 31,2% con placebo, P=0.619 ).

L’evento avverso più frequentemente riportato nello studio è stata la nausea ( 29% con Galantamina; 10% con placebo).
Gravi eventi avversi si sono presentati nel 19% di ciascun gruppo.

La mortalità della coorte è stata pari all’1.4% con Galantamina e allo 0.3% con il placebo ( RR=1.70 ).

Dalla valutazione è emerso che la Galantamina non è stata in grado di influenzare in modo significativo la convesione a demenza.
Inoltre la mortalità è risultata più alta nel gruppo Galantamina che nel gruppo placebo. ( Xagena_2008 )

Winblad B et al, Neurology 2008; 70: 2024-2035



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XagenaFarmaci_2008