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Apixaban riduce ictus, embolia sistemica, mortalità cardiovascolare nei pazienti con fibrillazione atriale


Apixaban ( Eliquis ), un inibitore diretto del fattore Xa, ha dimostrato di ridurre il rischio di ictus e di embolia sistemica, la mortalità cardiovascolare e i sanguinamenti rispetto alla terapia con Warfarin ( Coumadin ) nei pazienti con fibrillazione atriale.

Lo studio multicentrico di fase III, ARISTOTLE ( Apixaban for Reduction in Stroke and Other Thromboembolic Events in Atrial Fibrillation ), è stato condotto su 18.201 pazienti affetti da fibrillazione atriale e con almeno un altro fattore di rischio cardiovascolare.
Il punteggio medio di CHADS2 è risultato pari a 2.1 ( rischio moderato ).

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Apixaban ( n=9.120 ) 5 mg bid ( due volte al giorno ) oppure Warfarin ( n=9.081 ) a dosi aggiustate per mantenere il valore INR nel range 2-3.
Lo studio è stato disegnato per valutare la non-inferiorità di Apixaban, e la sua superiorità riguardo ad alcuni endpoint secondari.

L’endpoint primario era rappresentato da ictus e embolia sistemica.

La durata mediana del follow-up è stata di 1.8 anni.

Apixaban ha dimostrato di essere non-inferiore rispetto a Warfarin ( p inferiore a 0.001 ) per l’endpoint primario di efficacia.
La riduzione del rischio relativo è stata pari al 21% ( 1.27% anno nel gruppo Apixaban e 1.60% nel gruppo Warfarin ).

Apixaban ha raggiunto l’endpoint secondario di superiorità rispetto a Warfarin ( p=0.01 ).
L’incidenza di ictus emorragico si è ridotta del 49% ( 0.24% per anno nel gruppo Apixaban e 0.47% nel gruppo Warfarin ).

Apixaban ha inoltre dimostrato di essere superiore nei confronti del Warfarin, con una riduzione significativa dei sanguinamenti maggiori ( p inferiore a 0.001 ), dimostrata da una riduzione del rischio relativo pari al 31% ( 2.13% per anno con Apixaban e 3.09% con Warfarin ).

I sanguinamenti intracranici sono stati ridotti del 58%.
I sanguinamenrti ad esito fatale sono risultati numericamente ma non statisticamente inferiori con Apixaban.

Apixaban ha anche ridotto il tasso di mortalità per qualsiasi causa pari all’11% ( 3.52% per anno con Apixaban vs 3.94% per anno con Warfarin; p=0.047 ). ( Xagena )

Fonte: European Society of Cardiology Congress, 2011

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