Medicina
Sono stati annunciati i dati di sopravvivenza globale a 2 anni di due studi pivotali di fase 3 che hanno valutato Nivolumab ( Opdivo ), rispetto a Docetaxel, nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) metastatico, precedentemente trattato.
Nivolumab ha continuato a dimostrare un miglioramento della sopravvivenza globale, endpoint primario di entrambi gli studi.
In CheckMate -057, uno studio che ha riguardato il tumore non-squamoso, precedentemente trattato, il 29% dei pazienti che hanno ricevuto Nivolumab era vivo a 2 anni ( n=81/292 ) rispetto al 16% di quelli trattati con Docetaxel ( n=45/290 ) ( hazard ratio, HR=0.75 [ IC 95%: 0.63, 0.91 ] ).
In CheckMate -017, uno studio che ha riguardato il tumore squamoso, precedentemente trattato, il 23% dei pazienti che avevano ricevuto Nivolumab era vivo a 2 anni ( n=29/135 ) contro l’8% di quelli trattati con Docetaxel ( n=11/137 ) ( HR=0.62 [ IC 95%: 0.47, 0.80 ] ).
In Checkmate -057 e -017, gli eventi avversi correlati al trattamento si sono verificati, rispettivamente, nel 71% e nel 61% dei pazienti trattati con Nivolumab.
In CheckMate -057, i più comuni effetti avversi correlati al trattamento nel gruppo Nivolumab e nel gruppo Docetaxel sono stati, rispettivamente: affaticamento ( 17% vs 29% ), nausea ( 12% vs 26% ), diminuzione dell'appetito ( 11% vs 16% ), e astenia ( 10% vs 18% ).
In CheckMate -017, i più comuni effetti avversi correlati al trattamento nel gruppo Nivolumab e in quello assegnato a Docetaxel sono stati, rispettivamente: affaticamento ( 16% vs 33% ), diminuzione dell'appetito ( 11% vs 19% ), astenia ( 11% vs 14% ) e nausea ( 9% vs 23% ).
Il profilo di sicurezza di Nivolumab a 2 anni era coerente con le precedenti segnalazioni di dati provenienti da entrambi gli studi. ( Xagena )
Fonte: BMS, 2016
XagenaHeadlines2016