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Epatite C cronica: parere positivo del Comitato scientifico dell’EMA per Zepatier, una associazione di Elbasvir e Grazoprevir


Il Comitato scientifico ( CHMP ) dell’EMA ( European Medicines Agency ) ha adottato un parere positivo riguardo all’approvazione di Zepatier per il trattamento dell’epatite C cronica.

Zepatier è una combinazione a dose fissa di due farmaci antivirali ad azione diretta, Elbasvir ( 50 mg ) e Grazoprevir ( 100 mg ) in compresse ricoperte da film.

Elbasvir è un inibitore della proteina NS5A del virus dell’epatite C ( HCV ), mentre Grazoprevir è un inibitore della proteasi NS3/4A di HCV.
Entrambi le proteine sono essenziali per la replicazione virale.

Zepatier, impiegato con o senza Ribavirina, presenta alta efficacia nei confronti dei genotipi 1 e 4 del virus HCV, tra cui pazienti con cirrosi compensata e grave danno renale.

I più comuni eventi avversi, osservati con Zepatier, sono: senso di affaticamento e cefalea.

Il trattamento raccomandato è di 12 o 16 settimane, con o senza Ribavirina, in base al genotipo HCV, storia di precedenti trattamenti e, per i pazienti con infezione da genotipo 1a, la presenza di alcuni polimorfismi di NS5A associati alla resistenza, al basale.
Per determinare il dosaggio e la durata della terapia con Zepatier per i pazienti con genotipo 1a, è raccomandato, prima dell'inizio del trattamento, l’esame per la presenza di uno o più polimorfismi di NS5A associati alla resistenza, al basale, nelle posizioni 28, 30, 31, o 93.

Zepatier non deve essere impiegato nei pazienti con insufficienza epatica moderata o grave ( Child Pugh B o C ). Zepatier non trova neanche indicazione in associazione agli inibitori di OATP1B1/3 ( ad esempio, Atazanavir, Darunavir, Lopinavir, Saquinavir, Tipranavir, Ciclosporina ), a forti induttori del citocromo P450 3A ( CYP3A ) ( ad esempio, Carbamazepina, Fenitoina, Rifampicina, Erba di San Giovanni ), ed Efavirenz.

Aumenti della alanina transaminasi ( ALT ) maggiori di 5 volte il limite superiore del valore normale ( ULN ) si sono verificati nell’1% dei soggetti, in genere in corrispondenza o dopo il trattamento di 8 settimane. Questi aumenti tardivi di ALT sono risultati generalmente asintomatici e nella maggioranza dei casi si sono risolti in corso o al completamento della terapia.
Gli operatori sanitari devono eseguire gli esami epatici di laboratorio sui pazienti prima della terapia, dopo il trattamento di 8 settimane, e quando clinicamente indicato.
Per i pazienti che hanno ricevuto 16 settimane di terapia, un ulteriore test di laboratorio di funzionalità epatica deve essere effettuato alla 12.a settimana di trattamento.

I pazienti devono consultare immediatamente il proprio medico se vanno incontro ad affaticamento, debolezza, mancanza di appetito, nausea e vomito, ittero o scolorimento delle feci.
I medici devono prendere in considerazione la sospensione di Zepatier se i livelli di ALT rimangono persistentemente superiori di 10 volte ULN.
Zepatier deve essere interrotto se gli aumenti di ALT sono accompagnati da segni o sintomi di infiammazione epatica o aumento della bilirubina coniugata, fosfatasi alcalina, o dell’INR ( rapporto internazionale normalizzato ).

Nei soggetti che hanno ricevuto Zepatier per 12 settimane, le reazioni avverse più comunemente riportate di tutte le intensità ( maggiore o uguale al 5% negli studi controllati con placebo ) sono state: affaticamento, mal di testa e nausea.
In soggetti che hanno ricevuto Zepatier con Ribavirina per 16 settimane, le reazioni avverse più comunemente riportate di intensità moderata o grave ( maggiore o uguale al 5% ) sono state: anemia e mal di testa. ( Xagena )

Fonte: Merck, 2016

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