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Gli inibitori dell’aromatasi associati a rischio cardiaco


L'uso per lungo termine degli inibitori dell'aromatasi, farmaci spesso prescritti a pazienti con cancro al seno, può aumentare il rischio di problemi cardiaci nelle donne in postmenopausa.

Nel dicembre 2008, l’FDA ( Food and Drug Administration ) ha aggiunto un warning ( avvertenza ) nella scheda tecnica di Anastrozolo, un inibitore dell'aromatasi commercializzato con il nome di Arimidex, per un potenziale rischio di malattie cardiache.

Ricercatori del Princess Margaret Hospital di Toronto in Canada hanno preso in esame studi precedentemente pubblicati per accertare se altri inibitori dell'aromatasi fossero associati a un aumento del rischio di malattie cardiache nelle donne in postmenopausa con carcinoma mammario.
Sono stati esaminati 7 studi che hanno confrontato gli inibitori dell'aromatasi con il Tamoxifene.

E’ stato riscontrato un aumento del rischio relativo di eventi cardiaci ( infarto miocardico, angina pectoris e insufficienza cardiaca ) del 26% per le donne che hanno assunto inibitori dell'aromatasi per periodo prolungati ( più di 3 anni ).

Tuttavia, il rischio assoluto di malattia cardiaca associato a un inibitore dell'aromatasi è risultato accresciuto dell’1%. Per le donne con fattori di rischio per le malattie cardiache, il rischio assoluto è stato invece pari al 7%.

Fonte: San Antonio Breast Cancer Symposium, 2010

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