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Icosapent etile: i nuovi dati sui biomarcatori aumentano i timori sui risultati dello studio REDUCE-IT


Una nuova analisi dello studio REDUCE-IT ha riacceso i timori che il beneficio mostrato dall'Olio di pesce ad alto dosaggio, Icosapent etile ( Vazkepa ), potrebbe essere stato correlato ai danni causati dall'Olio minerale, impiegato come placebo.

I risultati hanno mostrato che l'allocazione ad Icosapent etile ha avuto effetti minimi su una serie di biomarcatori associati alla malattia aterosclerotica, mentre i livelli di questi biomarcatori sono aumentati tra quelli assegnati all'Olio minerale.

A 12 mesi, l'aumento percentuale mediano rispetto al basale nel gruppo Olio minerale è stato di: 1.5% per l'omocisteina, 2.2% per la lipoproteina(a), 10.9% per il colesterolo LDL ossidato, 16.2% per l'interleuchina 6 ( IL-6 ), 18.5% per la fosfolipasi A2 associata alla lipoproteina, 21.9% per la proteina C-reattiva ad alta sensibilità ( hsCRP ) e 28.9% per l'interleuchina 1 beta ( IL-1β ).
I cambiamenti erano simili a 24 mesi, anche se nel gruppo Icosapent etile, ci sono state variazioni minime in questi biomarcatori a 12 e 24 mesi.

Secondo gli Autori, l'effetto di questi risultati sull'interpretazione dei risultati dello studio REDUCE-IT rimane non ben definito e saranno necessari ulteriori accertamenti.
Un secondo studio con Icosapent etile utilizzando un comparatore di Olio non-minerale potrebbe aiuterebbe a risolvere la controversia. ( Xagena )

Fonte: Circulation, 2022

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