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Inibitori del checkpoint immunitario: Atezolizumab ha mostrato benefici nel tumore del polmone e nel tumore della vescica


Un nuovo farmaco, Atezolizumab, che potenzia il sistema immunitario nei confronti del tumore ha dato risultati positivi nei test sui pazienti affetti da alcuni tipi di cancro del polmone e della vescica.
I dati sono stati presentati nel corso dell’European Cancer Congress a Vienna.

In uno studio di fase II sul cancro della vescica avanzato o metastatico, il farmaco immunoterapico Atezolizumab ha ridotto le dimensioni del tumore nel 27% dei pazienti che avevano espresso livelli medi e alti di PD-L1, il ligando della proteina PD-1.

In due, separati, studi clinici di fase II con tumore al polmone non-a-piccole cellule in fase avanzata, i pazienti trattati con Atezolizumab hanno vissuto 7.7 mesi più a lungo di quelli sottosposti a trattamento chemioterapico.
Atezolizumab ha anche ridotto le dimensioni tumorali fino al 27% dei malati di cancro ai polmoni la cui malattia era progredita nonostante altri trattamenti e che esprimevano i più alti livelli di PD-L1.

Roche punta su Atezolizumab per contrastare i farmaci immunoterapici di Merck ( Pembrolizumab ) e di Bristol-Myers Squibb ( Nivolumab ).

A febbraio 2015 l’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ) aveva assegnato ad Atezolizumab la designazione di terapia fortemente innovativa ( breakthrough therapy ).
Inoltre, Atezolizumab rappresenterebbe la prima nuova terapia per il cancro della vescica in 30 anni.

Gli eventi avversi associati ad Atezolizumab, tra cui stanchezza, prurito, eruzioni cutanee e dolori articolari, erano in linea con quelli osservati negli studi precedenti. ( Xagena )

Fonte: Roche, 2015

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