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Inibitori PARP: Olaparib ritarda la progressione nel carcinoma ovarico


La terapia di mantenimento con Olaparib, un inibitore PARP, allunga la sopravvivenza mediana libera da progressione di quasi 4 mesi nelle donne con risposta completa o parziale alla chemioterapia a base di Platino per cancro ovarico sieroso ad alto grado, recidivante ( 8.4 mesi con Olaparib versus 4.8 mesi con placebo; hazard ratio, HR=0.35, P
Questo è il primo studio a dimostrare un beneficio statisticamente significativo del trattamento di mantenimento del tumore ovarico sieroso Platino-sensibile, recidivante.

Lo studio è stato sponsorizzato da AstraZeneca, che sta sviluppando Olaparib. Il farmaco appartiene a una nuova classe di farmaci che inibisce la poli-adenosina-difosfato-ribosio-polimerasi ( PARP ), un enzima coinvolto nella riparazione del DNA.

Lo studio di fase II, in doppio cieco, randomizzato e controllato con placebo, è stato condotto in 82 Centri in 16 Paesi.
Le partecipanti erano affette da carcinoma sieroso ovarico di alto grado Platino-sensibile ( il più comune sottotipo), erano state sottoposte ad almeno 2 regimi a base di Platino, e avevano mantenuto una risposta parziale o completa dopo l'ultimo regime a base di Platino.

Un totale di 136 donne sono state randomizzate a Olaparib 400 mg per os due volte al giorno; 129 donne hanno invece ricevuto il placebo.

L'endpoint primario dello studio era la sopravvivenza libera da progressione in base ai criteri RECIST.

La metà delle donne nel braccio Olaparib, ma solo il 16% del gruppo placebo, non era andata incontro a recidiva ed era ancora in trattamento al momento dell'analisi dei dati.

La nausea si è manifestata nel 68% dei pazienti trattati con Olaparib, rispetto al 35% del placebo, fatigue nel 49% versus il 38%, e il vomito nel 32% versus il 14%, rispettivamente.

Fonte: American Society of Clinical Oncology ( ASCO ), 2011

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