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La combinazione di Atezolizumab e chemioterapia prolunga la sopravvivenza libera da progressione nel carcinoma della vescica in fase avanzata


L'aggiunta di Atezolizumab ( Tecentriq ) alla chemioterapia a base di Platino ha esteso la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) tra i pazienti con carcinoma avanzato della vescica precedentemente non-trattato.

Atezolizumab è un anticorpo monoclonale disegnato per legarsi alla proteina PD-L1 espressa sulle cellule tumorali e sulle cellule immunitarie infiltranti il ​​tumore, inibendo le sue interazioni con i recettori PD-1 e B7.1.

Lo studio randomizzato di fase 3 IMvigor130 ha valutato la chemioterapia a base di Platino, con Gemcitabina e Carboplatino o Cisplatino, più Atezolizumab oppure placebo per 1.213 pazienti con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico, non-trattato.

La sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale ( OS ) valutati dallo sperimentatore erano endpoint co-primari.

Lo studio ha incontrato l'endpoint di sopravvivenza libera da progressione.

I dati di sopravvivenza globale non erano ancora maturi al momento dell'analisi ad interim.

La sicurezza della combinazione Atezolizumab e chemioterapia è risultata coerente con i profili di sicurezza stabiliti per ciascuna singola terapia.
Non sono stati osservati nuovi segnali di sicurezza. ( Xagena )

Fonte: Roche, 2019

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