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La fibrillazione atriale è associata ad alto rischio di deterioramento cognitivo, demenza


Il rischio di deterioramento cognitivo e di demenza sembra aumentare con la presenza di fibrillazione atriale, indipendentemente dalla storia di ictus.

E’ stata compiuta una meta-analisi. Sono stati esaminati 21 studi che hanno riportato i rischi di fibrillazione atriale e di deterioramento cognitivo.

Indipendentemente dall’ictus, la fibrillazione atriale è risultata associata a un rischio significativamente più alto di alterazione cognitiva ( RR=1.34 ).

Nei pazienti con un primo ictus o evento recidivante, è stato osservato un numero più che raddoppiato del rischio di deterioramento cognitivo dopo l'ictus ( RR=2.7 ).

Il rischio è rimasto significativo in una popolazione più ampia di pazienti con o senza una storia di ictus ( RR= 1.4 ).

Quando la meta-analisi è stata limitata per includere solo gli studi prospettici, i risultati sono stati simili ( RR per deterioramento cognitivo = 1.36 ). Quando sono stati inseriti i dati sulla demenza, le stime di rischio non sono cambiate in modo significativo ( RR=1.38 ).

Sebbene questa meta-analisi deve essere interpretata nel contesto dei limiti degli studi presi in esame, essa fornisce la più completa evidenza, ad oggi, sugli effetti potenziali della fibrillazione atriale sul deficit cognitivo. ( Xagena )

Fonte: Annals of Internal Medicine, 2013

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