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L’associazione Docetaxel e Ramucirumab migliora gli esiti nel tumore al polmone non-a-piccole cellule in fase avanzata


Lo studio REVEL ha mostrato che il trattamento di seconda linea della combinazione Ramucirumab ( Cyramza ) e Docetaxel ( Taxotere ) produce un miglioramento degli esiti, rispetto al placebo associato a Docetaxel, nei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ).

Ramucirumab è un anticorpo monoclonale che ha come bersaglio VEGFR-2 ( recettore di VEGF ), e inibisce l'angiogenesi.

Nello studio di fase III REVEL, 1253 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Ramucirumab e Docetaxel oppure a placebo e Docetaxel.
Un totale di 1.245 pazienti ha effettivamente ricevuto le terapie assegnate, e sono stati inclusi nell'analisi di sicurezza.

Il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) è stato del 22.9% per il gruppo Ramucirumab e del 13.6% nel gruppo placebo ( P inferiore a 0.001 ).
Quando la malattia stabile è stata considerata assieme alle risposte complete e parziali, il tasso di risposta obiettiva è stato pari a 64% contro 52.6% ( P inferiore a 0.001 ).

La sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 4.5 mesi per il gruppo Ramucirumab e di 3 mesi per il gruppo placebo, per un hazard ratio ( HR ) di 0.762 ( 95% CI, 0.677-0.859, p inferiore a 0.0001 ).

La maggior parte dei pazienti hanno interrotto il farmaco in studio a causa di progressione della malattia, ed hanno assunto altre terapie.

La sopravvivenza mediana globale è risultata migliore con Ramucirumab, 10.5 vs 9.1 mesi e un HR di 0.857 ( 95% CI, 0.751-0.979, p = 0.0235 ).

Sono stati riscontrati alcuni eventi avversi di grado 3-4, più comuni con Ramucirumab, tra cui neutropenia ( 48.8% vs 39.8% ).
E’ stata anche riportato un maggior sanguinamento di grado 1/2 con Ramucirumab ( 26.5% vs 12.9% ).

REVEL è il primo studio che ha dimostrato un significativo miglioramento della sopravvivenza globale, rispetto alla chemioterapia, nel trattamento di seconda linea di pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule avanzato. ( Xagena )

Fonte: American Society of Clinical Oncology ( ASCO ) Annual Meeting, 2014

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