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Leucemia linfatica cronica: approvato nell’Unione Europea Venclyxto, un inibitore di BCL-2


La Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione condizionata all’immissione in commercio di Venclyxto ( Venetoclax ) per il trattamento della leucemia linfatica cronica.
Il farmaco è il primo inibitore orale della proteina BCL-2 ( B-cell lymphoma-2 ) approvato in Europa. La proteina BCL-2 impedisce l’apoptosi ( morte cellulare programmata ) di alcune cellule, fra cui i linfociti, e può essere sovraespressa in alcuni tumori.

Venclyxto trova impiego in monoterapia per il trattamento della leucemia linfatica cronica in pazienti adulti con delezione del cromosoma 17p o mutazione del gene TP53 che non sono idonei a ricevere il trattamento con un inibitore della via del recettore delle cellule B o per cui sia fallita tale terapia, oltre che per il trattamento della leucemia linfatica cronica in pazienti adulti senza la delezione del cromosoma 17p oppure mutazione del gene TP53 per cui sia fallita sia la chemioimmunoterapia sia la terapia con un inibitore della via recettore delle cellule B.

La leucemia linfatica cronica è una malattia tumorale a progressione lenta. La delezione 17p, un’anomalia genomica caratterizzata dall’assenza di parte del cromosoma 17, è presente nel 3-10% dei pazienti che non hanno ricevuto trattamenti pregressi per la malattia; questa percentuale sale fino al 30-50% nei pazienti con leucemia linfatica cronica recidivante o refrattaria.
Nonostante l’efficacia dimostrata da alcune terapie mirate in questa popolazione di pazienti, in alcuni casi si manifesta una recidiva o intolleranza al trattamento, rendendo necessaria l’interruzione della terapia.
La mutazione del gene TP53 è presente nell’8-15% dei pazienti al momento del trattamento di prima linea, e in una percentuale del 35-50% nei pazienti con leucemia linfatica cronica refrattaria.
Nei pazienti con delezione del cromosoma 17p o mutazione del gene TP53 la prognosi è spesso particolarmente sfavorevole e l’aspettativa di vita mediana con gli attuali regimi di standard di cura è inferiore a 2-3 anni. ( Xagena )

Fonte: Abbvie, 2016

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