Medicina
L'Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, Food and Drug Administration ( FDA ), ha approvato Enhertu ( fam-Trastuzumab Deruxtecan-nxki; Trastuzumab Deruxtecan ) per le pazienti adulte con carcinoma mammario non-resecabile o metastatico a bassa espressioen di HER2 ( HER2-low ) ( IHC 1+ o IHC 2+/ISH‑ ) che avevano ricevuto una precedente chemioterapia in ambito metastatico o sviluppato recidiva della malattia durante o entro 6 mesi dal completamento della chemioterapia adiuvante.
L'efficacia si è basata su DESTINY-Breast04, uno studio clinico randomizzato, multicentrico, in aperto, che ha arruolato 557 pazienti con carcinoma mammario a bassa espressione di HER2, non-resecabile o metastatico.
Lo studio ha incluso due coorti: 494 pazienti con recettori ormonali positivi ( HR-positivi ) e 63 pazienti con recettori ormonali negativi ( HR-negativi ).
L'espressione HER2-bassa è stata definita come IHC 1+ o IHC 2+/ISH-, determinata in un laboratorio centrale.
Le pazienti sono state randomizzate in un rapporto 2:1 a ricevere Enhertu 5,4 mg/kg ( n=373 ) per infusione endovenosa ogni 3 settimane o chemioterapia a scelta del medico ( n=184, tra cui Eribulina, Capecitabina, Gemcitabina, nab-Paclitaxel o Paclitaxel ).
L'endpoint primario di efficacia era la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) nelle pazienti con carcinoma mammario HR+, valutata mediante revisione centrale indipendente in cieco utilizzando i criteri RECIST 1.1.
Le misure di efficacia secondarie erano la sopravvivenza libera da progressione nella popolazione complessiva ( tutte le pazienti randomizzate HR-positive e HR-negative ), la sopravvivenza globale ( OS ) nelle pazienti HR+ e la sopravvivenza globale nella popolazione complessiva.
L'età mediana delle pazienti era di 57 anni ( range: da 28 a 81 ) e il 24% aveva 65 anni o più.
I dati demografici selezionati sono stati riportati come segue: 99.6% femmine, 48% bianchi, 40% asiatici, 2% neri o afroamericani, 3.8% ispanici / latini.
La sopravvivenza mediana libera da progressione nella coorte HR+ è stata di 10.1 mesi ( IC 95%: 9.5-11.5 ) nel braccio Enhertu e di 5.4 mesi ( IC 95%: 4.4-7.1 ) nel braccio chemioterapico ( hazard ratio [ HR ] 0.51; IC 95 %: 0.40-0.64; p inferiore a 0.0001 ).
La sopravvivenza PFS mediana nella popolazione complessiva è stata di 9.9 mesi ( IC 95%: 9.0-11.3 ) nel braccio Enhertu e di 5.1 mesi ( IC 95%: 4.2-6.8 ) per quelli che hanno ricevuto la chemioterapia ( HR=0.50; IC 95%: 0.40-0.63; p minore di 0.0001 ).
Nella coorte HR+, la sopravvivenza globale mediana è stata di 23.9 mesi ( IC 95%: 20.8-24.8 ) e 17.5 mesi ( IC 95%: 15.2-22.4 ) rispettivamente nei bracci Enhertu e chemioterapia ( HR=0.64; IC 95%: 0.48-0.86; p=0.0028 ).
Nella popolazione complessiva, la sopravvivenza globale mediana è stata di 23.4 mesi ( IC 95%: 20.0-24.8 ) nel braccio Enhertu rispetto a 16.8 mesi ( IC 95%: 14.5-20.0 ) nel braccio chemioterapico ( HR=0.64; IC 95%: 0.49-0.84; p=0.001 ).
Le reazioni avverse più comuni ( incidenza 20% o più ) nelle pazienti che hanno ricevuto Enhertu in questo studio sono state: nausea, affaticamento, alopecia, vomito, anemia, costipazione, diminuzione dell'appetito, diarrea e dolore muscoloscheletrico.
Le informazioni sulla prescrizione includono un Boxed Warning che avvisa gli operatori sanitari del rischio di malattia polmonare interstiziale e tossicità embrio-fetale.
La dose raccomandata di Enhertu per il cancro al seno è di 5.4 mg/kg somministrata per infusione endovenosa una volta ogni 3 settimane ( ciclo di 21 giorni ) fino a progressione della malattia o a tossicità inaccettabile. ( Xagena )
Fonte: FDA, 2022
XagenaHeadlines2022