Vulvodinia
Vulvodinia - Graziottin
Xagena Newsletter
Xagena Mappa

L’Ibuprofene può ridurre il rischio di sviluppare la malattia di Parkinson


Ricercatori hanno analizzato i dati di 147.000 persone che hanno preso parte al Cancer Prevention Study II Nutrition Cohort dell’American Cancer Society.

Nel corso del periodo di follow-up di 8,5 anni, 413 di questi pazienti ha sviluppato la malattia di Parkinson.

E’ stato osservato che nelle persone che regolarmente facevano uso dell’antinfiammatorio Ibuprofene il rischio di sviluppare la malattia di Parkinson è risultato essere più basso del 35% rispetto a coloro che non avevano fatto uso del farmaco.

Nei soggetti che avevano assunto Ibuprofene giornalmente il rischio era ridotto del 39%; 28% in coloro che hanno preso da 2 a 6,9 compresse a settimana, e 27% in quelli che assumevano 2 compresse alla settimana.

Anche le persone che hanno assunto Ibuprofene per lunghi periodi di tempo sembravano avere un minore rischio di sviluppare la malattia di Parkinson , ma l’effetto non è risultato statisticamente significativo.

L’assunzione di Ibuprofene per meno di 2 anni ha comportato una riduzione del rischio del 22%; coloro che hanno assunto l’antinfiammatorio per 2-4,9 anni hanno presentato una riduzione del rischio del 21%, 28% per un’assunzione uguale o superiore a 5 anni.

Gli Autori non hanno trovato alcuna significativa relazione tra impiego di Aspirina o di altri antinfiammatori e sviluppo di malattia di Parkinson.

I risultati sono preliminari e richiedono conferma.

Fonte: American Academy of Neurology – 57th Annual Meeting

XagenaHeadlines2005


Indietro