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L’impiego per lungo periodo della Acetilcisteina riduce l’incidenza di esacerbazioni acute di BPCO


La somministrazione di Acetilcisteina ( NAC; N-Acetilcisteina; Fluimucil ) ad alto dosaggio ( 600 mg due volte die ) è risultata efficace nella malattia polmonare ostruttiva cronica ( BPCO ).
L’Acetilcisteina ha ridotto le esacerbazioni acute di BPCO del 22% nello studio PANTHEON.
L’Acetilcisteina ha ridotto il numero di riacutizzazioni per anno-paziente a 1.16 rispetto a 1.49 nel gruppo placebo ( risk ratio, RR=0.78 ).

Lo studio randomizzato PANTHEON ha arruolato 1006 pazienti con BPCO moderata-grave in 34 ospedali in Cina.
Questi pazienti sono stati sottoposti a trattamento in doppio cieco con Acetilcisteina ( una compressa da 600 mg, due volte al giorno ) oppure placebo, per 1 anno.

L’Acetilcisteina è risultata ben tollerata, con poca differenza nei tassi di eventi avversi rispetto al placebo ( 29% versus 26%; reazioni avverse gravi: 48 versus 46 ).
Il più comune grave evento avverso, esacerbazione acuta della BPCO, si è presentato con una incidenza leggermente più alta nel gruppo placebo ( 7% ), rispetto al gruppo Acetilcisteina ( 6% ).

Non si è verificato nessun decesso correlato al farmaco di studio.

I ricercatori hanno concluso che i pazienti con BPCO lieve ( GOLD I ) potrebbero trarre beneficio dal trattamento con Acetilcisteina. ( Xagena )

Fonte: The Lancet Respiratory Medicine, 2014

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