Medicina
Uno studio, compiuto in Australia, ha mostrato che nei pazienti anziani con broncopneumopatia cronica ostruttiva ( BPCO ) e con diabete come comorbidità, i corticosteroidi ad alte dosi sono associati a un aumentato rischio di complicanze correlate al diabete mellito, indipendentemente dal modo in cui gli steroidi vengono somministrati.
E’ stato trovato che tra i 1.077 pazienti con BPCO e diabete, coloro che hanno assunto corticosteroidi ad alte dosi ( maggiori o uguali a 0.83 dose definita giornaliera [ DDD ] / giorno ) avevano un 94% in più di rischio di ospedalizzazione per complicanze del diabete durante la loro primo anno di trattamento antidiabetico, rispetto a coloro che non stavano assumendo corticosteroidi.
Non sono state riscontrate differenze in base al tipo di somministrazione: steroidi per via inalatoria, steroidi per via orale.
E’ stato anche osservato un effetto dose-dipendente degli steroidi sul rischio di complicanze, anche se questo non è risultato statisticamente significativo a dosi inferiori a 0.83 DDD/die.
Lo studio ha incluso pazienti di età mediana di 80 anni; di questi il 7.1% degli utilizzatori di steroidi e il 6.3% dei non-utilizzatori avevano avuto un ricovero in ospedale per complicanze del diabete mellito durante il primo anno dello studio.
Dallo studio è emerso il potenziale di effetti negativi a lungo termine di dosi elevate di corticosteroidi per os e per via sistemica sulle complicanze del diabete mellito nei pazienti molto anziani.
Pertanto, alte dosi di corticosteroidi devono essere evitati per quanto possibile nei pazienti con BPCO e con diabete come comorbidità.
Inoltre, i medici devono monitorare attentamente la glicemia e riesaminare l’efficacia della terapia con corticosteroidi per via inalatoria entro 4-8 settimane, indipendentemente dal dosaggio. ( Xagena )
Fonte: Diabetes Care, 2013
XagenaHeadlines2013