Medicina
L'anticorpo monoclonale Nivolumab induce tassi di risposta da tre a sei volte superiori a quelli riportati con altri trattamenti nei pazienti con melanoma in stadio IV.
Il 30% dei pazienti ha presentato riduzione del tumore con Nivolumab, rispetto al 5-10% negli studi con altri farmaci immunoterapici.
I dati dello studio CA209-003 hanno dimostrato che Nivolumab esercita una significativa attività nei pazienti con melanoma, carcinoma renale e tumore del polmone non-a-piccole cellule.
Sono stati presentati i dati di follow-up a lungo termine, relativi al melanoma.
La coorte comprendeva 107 pazienti assegnati a una di cinque dosi di Nivolumab: 0.1, 0.3, 1, 3 o 10 mg/kg.
Il 63% dei pazienti era stato sottoposto a due o più terapie in precedenza, e il 25% aveva subito tre o più terapie.
La sopravvivenza mediana globale è stata di 16.8 mesi per tutte le dosi. Il tasso di sopravvivenza globale a 1 anno è stato del 62%, mentre il tasso a 2 anni è stato del 43%.
Il tasso di risposta globale è stato pari al 31% per l'intera coorte e al 41% tra i pazienti assegnati alla dose di 3 mg/kg.
L'attività non è risultata limitata solo ai pazienti che hanno presentato una risposta obiettiva. Un ulteriore 11% dei pazienti ha avuto uno stato prolungato di malattia oppure ha presentato pattern non-convenzionali di risposta. ( Xagena )
Fonte: ASCO Annual Meeting, 2013
XagenaHeadlines2013
