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Obesità associata a sindrome di Prader-Willi: è morto un secondo paziente nel corso di uno studio clinico che sta esaminando l’anticorpo monoclonale Beloranib


Zafgen ha comunicato che un secondo paziente è morto in uno studio clinico di fase III disegnato per valutare il candidato farmaco Beloranib nei pazienti con sindrome di Prader-Willi.

Il paziente che ha ricevuto Beloranib come parte dello studio di estensione in aperto è morto a causa di embolia polmonare bilaterale.

I ricercatori di Zafgen stanno indagando sulle circostanze che hanno portato a questo evento.

L’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ) aveva posto lo studio con Beloranib in attesa clinica parziale ( Partial Clinical Hold ) nel mese di ottobre in seguito alla morte del primo paziente.
La causa della morte di quel paziente era dovuta a insufficienza respiratoria per embolia polmonare.

Ad ottobre l’FDA aveva segnalato che in precedenza erano stati riportati eventi tromboembolici con Beloranib.

Beloranib è il primo inibitore della metionina aminopeptidasi 2 ( MetAP2 ) in fase di sviluppo per indicazioni multiple. Il farmaco viene somministrato per via iniettiva due volte alla settimana.
Le indicazioni sperimentali comprendono: grave obesità nella sindrome di Prader-Willi e obesità causata da una lesione ipotalamica, tra cui l'obesità associata a craniofaringioma, e grave obesità nella popolazione generale. ( Xagena )

Fonte: Zafgen, 2015

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