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PARAGON-HF: la combinazione Sacubitril e Valsartan nello scompenso cardiaco con frazione di eiezione conservata non ha raggiunto l'endpoint primario


Sono stati annunciati i risultati di PARAGON-HF, che ha dimostrato che lo studio ha mancato la significatività statistica per l'endpoint primario nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata, trattati con la combinazione Sacubitril e Valsartan ( Entresto ) rispetto al solo Valsartan.

L'endpoint primario composito era la riduzione della morte per cause cardiovascolari e il totale dei ricoveri ospedalieri.

La sicurezza e la tollerabilità dei pazienti trattati con Sacubitril / Valsartan sono risultati simili ai dati precedentemente riportati.

Si stima che circa la metà di tutti i pazienti con insufficienza cardiaca, circa 13 milioni di persone in tutto il mondo, soffrano di scompenso cardiaco con frazione di eiezione conservata ( HFpEF ); attualmente non esiste un trattamento approvato.
Lo studio di fase 3 PARAGON-HF aveva come obiettivo quello di determinare se la combinazione Sacubitril e Valsartan potesse avere un impatto significativo sul trattamento dello scompenso cardiaco HFpEF come nel trattamento dell'insufficienza cardiaca con ridotta frazione di eiezione.

Lo studio PARAGON-HF ha confrontato la sicurezza e l'efficacia a lungo termine della combinazione Sacubitril e Valsartan e del solo Valsartan in 4.822 pazienti con scompenso cardiaco HFpEF.
Lo studio è successivo allo studio di fase 3 PARAMOUNT-HF, che aveva dimostrato che la combinazione Sacubitril e Valsartan aveva ridotto il frammento N-terminale del propeptide natriuretico di tipo B ( NT-proBNP ) più del solo Valsartan a 12 settimane, migliorando la classe NYHA a 36 settimane. ( Xagena )

Fonte: Novartis, 2019

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