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Scarsa efficacia del Donepezil nella malattia di Alzheimer, lieve moderata


Uno studio clinico, AD2000, sponsorizzato dal National Health Services inglese, ha dimostrato che il Donepezil ( Aricept ), un inibitore dell’acetilcolinesterasi, produce solo piccoli miglioramenti della funzione cognitiva e delle attività giornaliere nei pazienti con malattia di Alzheimer.

Inoltre non riduce l’incidenza di istituzionalizzazione o la progressione della disabilità.

Lo studio ha riguardato 565 pazienti con forma lieve-moderata della malattia.

Dopo il periodo di run-in, un totale di 486 pazienti sono stati assegnati in modo random a Donepezil ( 5 mg o 10 mg/die ) o a placebo.

Nel corso dei 3 anni di valutazione, l’istituzionalizzazione ha interessato il 42% dei pazienti trattati con Donepezil contro il 44% del placebo.

La progressione della disabilità è aumentata nel 58% dei pazienti con Donepezil rispetto al 59% del gruppo placebo.

A 2 anni i pazienti trattati con Donepezil hanno presentato un miglioramento medio di 0,8 punti al MMSE ( Mini-Mental State Examination ) per la funzione cognitiva e di 1 punto alla scala BADLS ( Bristol Activities of Daily Living Scale ) per le attività giornaliere.

Gravi effetti indesiderati si sono avuti in 29 pazienti del gruppo Donepezil ed in 23 del gruppo placebo.

Un totale di 63 pazienti nel gruppo Donepezil sono morti contro i 50 pazienti del gruppo placebo. ( XagenaHeadlines2004 )

Fonte: The Lancet, 2004





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