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Stenosi aortica: elevato beneficio di sopravvivenza per la TAVR nei pazienti inoperabili a 3 anni


Sono stati presentati i risultati dallo studio PARTNER B, che ha confrontato la sostituzione della valvola aortica per via transcatetere ( TAVR ) con la terapia standard in pazienti che non erano considerati ammissibili per l’intervento chirurgico.

A tre anni il vantaggio di mortalità ha continuato a crescere per il gruppo sottoposto a TAVR rispetto alla terapia standard.

La mortalità per qualsiasi causa a 3 anni è stata pari a 80.9% nel gruppo controllo versus 54.1% nel gruppo TAVR ( hazard ratio, HR=0.53, p inferiore a 0.0001 ).

La differenza tra i gruppi è aumentata da una differenza assoluta del 20.1% a 1 anno ( 50.8% contro 30.7% ) al 25% a 2 anni ( 68% contro 43% ) e al 26.8% a 3 anni.

Inoltre, la ri-ospedalizzazione a 3 anni è stata pari a 75.7% contro il 42.3% ( HR=0.39, p inferiore a 0.0001 ); la mortalità o la riospedalizzazione a 3 anni: 93.1% contro il 66.3% ( HR=0.46 ); la mortalità o l’ictus a 3 anni: 80.9% versus 57.5% ( HR=0,60, p inferiore a 0.0001 ).

Secondo i ricercatori, i risultati a 3 anni continuano a fornire elementi a sostegno del ruolo della TAVR come standard di cura per i pazienti sintomatici con stenosi aortica che non sono candidati alla chirurgia. ( Xagena )

Fonte: Transcatheter Cardiovascular Therapeutics ( TCT ) Conference, 2012

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