Medicina
CheckMate -9ER, uno studio di fase III che sta valutando Cabozantinib ( Cabometyx ) in combinazione con Nivolumab ( Opdivo ) rispetto a Sunitinib ( Sutent ) nel carcinoma a cellule renali ( RCC ) avanzato o metastatico, precedentemente non-trattato, ha raggiunto il suo endpoint primario di sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) nell'analisi finale, nonché gli endpoint secondari di sopravvivenza globale ( OS ) nell'analisi intermedia predefinita e il tasso di risposta obiettiva ( ORR ).
I profili di sicurezza di Cabozantinib e Nivolumab osservati nello studio riflettono i profili di sicurezza noti dei componenti dell'immunoterapia e degli inibitori della tirosina chinasi nel carcinoma a cellule renali di prima linea.
CheckMate -9ER è uno studio di fase III, in aperto, randomizzato, multinazionale che ha come obiettivo quello di valutare i pazienti con carcinoma renale avanzato o metastatico precedentemente non-trattato.
I pazienti sono stati randomizzati in un rapporto 1:1 a Nivolumab e Cabozantinib oppure a Sunitinib.
L'endpoint primario è la sopravvivenza libera da progressione. Gli endpoint secondari comprendono la sopravvivenza globale e il tasso di risposta obiettiva.
Ci sono oltre 400.000 nuovi casi di carcinoma renale diagnosticati in tutto il mondo ogni anno. Di questi, il carcinoma a cellule renali è il tipo più comune di tumore al rene, e rappresenta circa il 90% dei casi. È due volte più comune negli uomini e i pazienti maschi rappresentano oltre i due terzi dei decessi.
Se rilevato nelle prime fasi, il tasso di sopravvivenza a 5 anni è alto, ma per i pazienti con carcinoma a cellule renali metastatico avanzato ( aRCC ) o in fase avanzata, il tasso di sopravvivenza è molto più basso, circa il 12%, senza una cura identificata per questa malattia. ( Xagena )
Fonte: Ipsen, 2020
XagenaHeadlines2020