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Studio FOURIER Outcomes: l’anticorpo monoclonale anti-PCSK9, Evolocumab, ha raggiunto l’endopoint primario di riduzione degli eventi cardiovascolari


Amgen ha reso noto che nello studio FOURIER Outcomes il farmaco anticolesterolo anti-PCSK9, Evolocumab ( Repatha ) nei pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica ( ASCVD ), clinicamente evidente, ha raggiunto l’endpoint primario composito ( morte cardiovascolare, infarto miocardico non-fatale, ictus non-fatale, ospedalizzazione per angina instabile o rivascolarizzazione coronarica ) e il principale endpoint composito secondario ( morte cardiovascolare, infarto miocardico non-fatale o ictus non-fatale ).

Negli studi clinici Evolocumab aveva dimostrato di ridurre il colesterolo LDL del 50-60%, rispetto a una terapia ottimizzata con statine o con statine associate a Ezetimibe.

La novità offerta dallo studio FOURIER Outcomes è che l’elevata riduzione dei livelli plasmatici di colesterolo si traduce in una riduzione degli eventi cardiovascolari.

Nello studio GLAGOV era emerso che Evolocumab esercita un effetto sulla aterosclerosi, che è una delle cause delle malattie cardiovascolari.

FOURIER ( Further Cardiovascular OUtcomes Research with PCSK9 Inhibition in Subjects with Elevated Risk ) Outcomes è uno studio multinazionale di fase 3, in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo, che ha arruolato circa 27.500 pazienti con infarto miocardico, ictus ischemico o arteriopatia periferica sintomatica, e livelli di colesterolo LDL superiori o uguali a 70 mg/dL o con livelli di colesterolo non-HDL maggiori o uguali a 100 mg/dL nonostante la terapia ottimizzata con statine.

La terapia ottimizzata con statine è stata definita come l’assunzione di Atorvastatina 20 mg al giorno o equivalente, con una raccomandazione per Atorvastatina 40 mg/die o equivalente nei casi di necessità.

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Evolocumab per via sottocutanea alla dose di 140 mg ogni due settimane o 420 mg al mese, oppure placebo per via sottocutanea ogni due settimane o una volta al mese.

Lo studio è proseguito fino a che almeno 1.630 pazienti hanno presentato un evento cardiovascolare maggiore ( MACE ) di mortalità cardiovascolare, infarto miocardico o ictus.

Amgen ha anche comunicato che nello studio EBBINGHAUS, che sta valutando la funzione cognitiva nei pazienti arruolati nello studio FOURIER Outcomes, il trattamento con Evolocumab non era inferiore al placebo.

Evolocumab è un anticorpo monoclonale anti-PCSK9, che si lega a PCSK9 ( proproteina convertasi subtilisina/kexina di tipo 9 ), abbassando i livelli plasmatici di PCSK9. Ciò si traduce in un maggior numero di recettori LDL sulla superficie delle cellule epatiche, in grado di captare il colesterolo LDL presente nel sangue.
Quando il colesterolo LDL si lega al proprio recettore sulle cellule epatiche, si ha internalizzazione endocellulare del complesso entro vescicole che si fondono negli endosomi con degradazione delle LDL.
La degradazione di LDL libera il recettore che ritorna a essere esposto sulla superficie delle cellule epatiche. ( Xagena )

Fonte: Amgen, 2017

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