Medicina
Lo studio pivotale di fase 3 KEYNOTE-407 che ha studiato Pembrolizumab ( Keytruda ), una terapia anti-PD-1, in associazione con Carboplatino - Paclitaxel o nab-Paclitaxel, come trattamento di prima linea per il carcinoma polmonare non-a-piccole cellule squamoso ( sNSCLC ) metastatico, ha incontrato i doppi endpoint primari di sopravvivenza globale ( OS ) e sopravvivenza libera da progressione ( PFS ).
Sulla base di una analisi provvisoria condotta dal Comitato indipendente di monitoraggio dei dati ( DMC ), il trattamento con Pembrolizumab in combinazione con la chemioterapia ha comportato una significativamente più lunga sopravvivenza globale e sopravvivenza libera da progressione, rispetto alla sola chemioterapia.
Il profilo di sicurezza di Pembrolizumab in questa combinazione è risultato coerente con quello osservato in precedenza nel carcinoma polmonare.
Pembrolizumab è una terapia anti-PD-1 che agisce aumentando la capacità del sistema immunitario di individuare e combattere le cellule tumorali.
Pembrolizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato che blocca l'interazione tra PD-1 e i suoi ligandi, PD-L1 e PD-L2, attivando i linfociti T con interessamento sia delle cellule tumorali sia delle cellule sane.
KEYNOTE-407 è uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo di fase 3, che sta studiando Pembrolizumab in associazione con Carboplatino-Paclitaxel o nab-Paclitaxel, rispetto al solo trattamento con Carboplatino-Paclitaxel o nab-Paclitaxel, in 560 pazienti non-trattati con tumore NSCLC squamoso metastatico.
I pazienti non dovevano essere stati sottoposti a una precedente terapia sistemica per malattia in fase avanzata.
I doppi endpoint primari erano la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da progressione; gli endpoint secondari includevano il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) e la durata della risposta ( DOR ). ( Xagena )
Fonte: Merck, 2018
XagenaHeadlines2018