Minociclina nel trattamento dell’acne


La Minociclina è una tetraciclina semisintetica efficace contro numerosi batteri aerobi e anaerobi, Gram-positivi e Gram-negativi; si caratterizza per l’elevata liposolubilità, che la rende molto attiva a livello del complesso pilo-sebaceo e pertanto utilizzata da tempo nel trattamento delle forme intermedio-gravi di acne papulo-pustolosa.

La Minociclina ha un’ottima finestra terapeutica e la percentuale di ceppi di Propionibacterium acnes ad essa resistenti è tuttora inferiore al 5%.

Oltre all’azione antimicrobica, la Minociclina possiede una spiccata attività anti-infiammatoria, legata all’inibizione della chemiotassi neutrofila, alla modulazione della sintesi di citochine proinfiammatorie e a un’azione di riduzione degli acidi grassi liberi e dell’attività delle lipasi batteriche.

Nel 2006 l’FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato una formulazione di Minociclina a rilascio prolungato. Quest’ultima ha permesso di ridurre gli effetti indesiderati dose-correlati più frequenti, in particolare a carico del sistema vestibolare. Oltre agli effetti dose-correlati ( nausea,vomito,vertigini ), è ben noto che la Minociclina può causare iperpigmentazioni, seppur meno frequentemente rispetto alla Doxiciclina, e raramente può rendersi responsabile di manifestazioni a genesi autoimmune, di reazioni da ipersensibilità e reazioni simil-malattia da siero.

Le ultime linee guida del trattamento dell’acne consigliano una posologia compresa tra 50 e 100 mg, una o due volte al dì, per la formulazione a rilascio immediato, e di 1 mg/kg corporeo/die in unica somministrazione per la formulazione a rilascio prolungato, in associazione a una terapia topica a base di Benzoilperossido e/o retinoidi. ( Xagena_2010 )

Maffeis L, Veraldi S, Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2010;145:425-429



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