Studio HIVNET 012 : il trattamento con Nevirapina è risultato più efficace del trattamento con Zidovudina nella prevenzione della trasmissione verticale ( madre-figlio ) dell'infezione da HIV-1


Lo Studio HIVNET 012 ha confrontato la Nevirapina ( Viramune ) con la Zidovudina ( Retrovir ) nella prevenzione della trasmissione verticale ( madre-figlio ) dell'infezione da virus HIV.

Lo studio è stato eseguito a Kampala in Uganda.

Sono state arruolate 645 donne in stato di gravidanza.

Di queste 313 sono state assegnate al trattamento con Nevirapina 200 mg all'inizio del travaglio. I neonati , entro 72 ore dalla nascita, sono stati trattati con Nevirapina 2 mg/kg.

Un totale di 313 donne in gravidanza è stato invece trattato con Zidovudina 600 mg all'inizio del travaglio e 300 mg ogni 3 ore fino al parto. I neonati hanno ricevuto invece 4 mg/kg per os, due volte die per 7 giorni.

Il 99% delle madri ha allattato il proprio bambino per almeno 9 mesi, in media.

Il rischio stimato di trasmissione dell'infezione da HIV-1 alla nascita nel gruppo Zidovudina è stato di 10,3% ed 8,1% nel gruppo Nevirapina ( p=0.35 ); 20% ed 11,8% all'età di 6-8 settimane ( p=0.0063 ); 22,1% e 13,5% all'età di 14-16 settimane ( p=0.0064 ); 25,8% e 15,7% a 18 mesi ( p= 0.0023 ).

Il trattamento con Nevirapina è risultato associato ad una riduzione del 41% nel rischio relativo di trasmissione verticale da madre a figlio dell'infezione da HIV-1. ( Xagena_2003 )

Jackson JB et al, Lancet 2003; 362: 859-868




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XagenaFarmaci_2003