Gli allergeni aumentano. Parte seconda: acari, insetti e muffe.

A cura di Cinzia Farì

Conosciamo tutti molto bene gli acari della polvere domestica (dermatophagoides), ma sono state segnalate anche allergie, per lo più professionali, ad altri acari che si sviluppano nei depositi contenenti derrate alimentari (cereali formaggi, salumi) nei silos, nei fienili.Lepidoglyphus destyructor è predominante nell'Europa settentrionale, mentre Blomia tropicalis nelle regioni tropicali e subtropicali. La loro cross reattività con i più comuni acari domestici permette di spiegare anche la sensibilizzazione non professionale a questi allergeni.
Tra gli insetti ad alto potere allergenico vanno ricordate le blatte che nell'ambiente domestico sono spesso causa d'asma.Gli allergeni delle blatte si trovano nelle feci e nella saliva degli insetti e diventano volatili e misurabili nell'aria quando si smuove la polvere e quindi si legano a particelle più grandi; è possibile eliminare gli allergeni solo eliminando le colonie di blatte con l'uso d'insetticidi in modo regolare. L'epidemiologia in Italia registra la prevalenza di sensibilizzazione agli scarafaggi tra il 4% ed il 13%.
Tra le muffe più frequenti vi è l'alternaria, fungo cosmopolita che vive da saprofita a contatto di rifiuti organici, vegetali morti, derrate alimentari, tessuti, substrati su cui attecchisce con facilità formando colonie capaci di disperdere spore che vengono liberate e trasportate nell'aria anche a grandi distanze.Più presenti nei mesi caldi, sedimentano in ambienti chiusi e umidi su pavimenti, miste a polvere e germinano in ambienti poco puliti e con scarsa ventilazione.
(www.allergologia.net)