Decadimento cognitivo lieve e depressionei: Donepezil ritarda la progressione a malattia di Alzheimer


Ricercatori dell’University of California – Los Angeles ( UCLA ) negli Stati Uniti, hanno condotto uno studio per determinare se la presenza di depressione fosse in grado di predire tassi più alti di progressione della malattia di Alzheimer nei pazienti con anamnesi di decadimento cognitivo lieve e se il trattamento con Doneprezil ( Aricept ) potesse influenzare in modo positivo questa relazione.

Il gruppo di studio era composto da 756 pazienti con anamnesi di decadimento cognitivo lieve da 3 anni; lo studio in doppio cieco, placebo-controllato, ha confrontato Doneprezil alla Vitamina E.

La scala Beck Depression Inventory ( BDI ) è stata utilizzata per valutare i sintomi depressivi al basale e i partecipanti sono stati seguiti fino alla fine dello studio o fino all’endpoint primario di progressione a malattia di Alzheimer probabile o possibile.

La regressione dei rischi proporzionali di Cox ha mostrato che i più alti punteggi alla scala BDI erano associati a progressione a malattia di Alzheimer ( p = 0.03 ).

Il campione di partecipanti è stato suddiviso in 2 gruppi: depressi ( punteggio BDI maggiore o uguale a 10; n = 208 ) e non-depressi ( BDI inferiore a 10; n = 548 ).

L’analisi di Kaplan-Meier ha mostrato che tra i soggetti depressi la proporzione di progressione verso malattia di Alzheimer era più bassa per il gruppo Donepezil che per i gruppi che combinavano Vitamina E e placebo a 1.7 anni ( p = 0.023 ); a 2.2 anni ( p = 0.025 ) ed è rimasta marginalmente più bassa a 2.7 anni ( p = 0.070 ).

Le curve di sopravvivenza tra i tre gruppi di trattamento non hanno mostrato differenze all’interno dei partecipanti non-depressi.

In conclusione, questi dati suggeriscono che la depressione è un fattore predittivo della progressione da decadimento cognitivo lieve a malattia d Alzheimer e che il trattamento con Donepezil ritarda la progressione a malattia di Alzheimer tra i soggetti depressi con decadimento cognitivo lieve. ( Xagena_2009 )

Lu PH et al, Neurology 2009; 72: 2115-2121



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