Il trattamento dei fattori di rischio vascolare è associato a un declino più lento nella malattia di Alzheimer


Esiste un crescente numero di evidenze a sostegno dell’ipotesi che i fattori di rischio vascolare contribuiscono al declino cognitivo, ma rimane ancora ignoto se il loro trattamento possa rallentare la progressione della malattia di Alzheimer.

Uno studio ha valutato se il trattamento dei fattori di rischio vascolare fosse associato a un più lento declino cognitivo nei pazienti con malattia di Alzheimer e senza malattie cerebrovascolari.

Sono stati arruolati 301 pazienti consecutivi con malattia di Alzheimer e senza malattia cerebrovascolare ( età media: 71.7 anni; 69.4% donne; primo punteggio medio Mini-Mental State Examination [ MMSE ] 21.6; follow-up medio: 2.3 anni ), che si erano presentati in una clinica per la memoria nel periodo 1997-2003.

Tra i fattori di rischio vascolare sono stati valutati la pressione sanguigna elevata, la dislipidemia, il diabete mellito, l’abitudine al fumo di tabacco e la malattia aterosclerotica.

Solo 21 pazienti ( 7% ) non hanno mostrato alcun fattore di rischio vascolare, gli altri sono stati così classificati: nessun fattore di rischio vascolare trattato ( n=72; 25.7% ), alcuni fattori di rischio vascolare trattati ( n=119; 42.5%) o tutti i fattori di rischio vascolare trattati ( n=89; 31.8% ).

La progressione nel tempo del MMSE tra i 3 gruppi è stata valutata utilizzando un modello di regressione a effetti misti casuali.

I punteggi basali di MMSE sono risultati simili nei 3 gruppi.

Dopo aggiustamento per fattori confondenti, la progressione nel tempo del MMSE ha mostrato differenze significative tra i gruppi ( p=0.002 ).

I pazienti che avevano trattato tutti i fattori di rischio vascolare hanno mostrato un minor declino rispetto a quelli non sottoposti a trattamento.
Il declino è risultato medio per i pazienti che avevano trattato solo alcuni fattori di rischio vascolare.

In conclusione, nei pazienti con malattia di Alzheimer e senza malattia cerebrovascolare, il trattamento dei fattori di rischio vascolare è risultato associato a un più lento declino nel punteggio Mini-Mental State Examination.
Sono necessari studi randomizzati e controllati per confermare questa associazione, ma questi dati suggeriscono che la demenza non dovrebbe ostacolare il trattamento dei fattori di rischio vascolare. ( Xagena_2009 )

Deschaintre Y et al, Neurology 2009; 73: 674-680



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