Individuati i migliori test per predire la malattia di Alzheimer


Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Neurology ha identificato i test di memoria e scansione del cervello che sembrano predire meglio se una persona con problemi cognitivi possa sviluppare la malattia di Alzheimer.

I test di memoria e scansione del cervello sono stati effettuati su 85 persone con decadimento cognitivo lieve, facenti parte di uno studio più ampio chiamato Alzheimer's Disease Neuroimaging Initiative.

Gli esami includevano un test di memoria episodica, in cui il partecipante doveva ricordare in modo corretto un elenco di parole.

Sono stati effettuati gli esami del sangue con l’obiettivo di determinare quale forma del gene ApoE avessero i pazienti, vista la correlazione tra una forma del gene e la malattia di Alzheimer.

Le scansioni con risonanza magnetica del cervello sono state usate anche per misurare le dimensioni dell'ippocampo, la parte del cervello responsabile dell'apprendimento e della memoria.

Sono state anche misurate le proteine tau e beta-amiloide, che si pensa giochino un ruolo nella malattia di Alzheimer.

Infine, è stata eseguita una scansione PET del cervello per rilevarne le anomalie metaboliche che potrebbero indicare la malattia di Alzheimer.

Ognuno di questi test ha mostrato risultati promettenti nel predire in modo indipendente la progressione della malattia.

I partecipanti erano di età compresa tra 55 e 90 anni e sono stati seguiti per una media di 1.9 anni. Durante questo periodo di tempo, 28 dei partecipanti hanno sviluppato malattia di Alzheimer.

Le persone che hanno mostrato risultati anormali sia alle scansioni PET e ai test di memoria episodica hanno avuto quasi 12 volte più probabilità di sviluppare la malattia di Alzheimer rispetto a chi ha ottenuto risultati normali in entrambi gli esami.

Poiché le persone con decadimento cognitivo lieve peggiorano a velocità diverse e alcune non sviluppano mai la malattia di Alzheimer, vi è la necessità di strumenti che possano predire più accuratamente chi potrebbe beneficiare maggiormente di una terapia.
Quando sono stati confrontati tutti i predittori, questi due test hanno previsto con maggiore precisione le persone che avrebbero sviluppato la malattia di Alzheimer. ( Xagena_2010 )

Fonte: American Academy of Neurology, 2010



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