Valutazione di sicurezza e fattibilità di infusioni plasmatiche autologhe di lipoproteine ad alta densità delipidate in pazienti con sindrome coronarica acuta


È stato condotto uno studio per determinare se infusioni autologhe seriali di plasma con lipoproteine ad alta densità ( HDL ) delipidate fossero utilizzabili e ben tollerate nei pazienti con sindrome coronarica acuta.

Bassi livelli di HDL sono associati a un aumento del rischio di malattia cardiovascolare.

La delipidazione selettiva del plasma converte l'alfa HDL a particelle pre-beta HDL-simili, la forma più efficace di HDL nella rimozione dei lipidi dalle placche arteriose.

Pazienti con sindrome coronarica acuta, che dovevano sottoporsi a cateterizzazione cardiaca di uno o più ateromi coronarici nativi non-ostruttivi, sono stati randomizzati a ricevere 7 infusioni settimanali di HDL delipidate selettivamente o trattamento controllo ( plasma aferesi / reinfusioni ).

I pazienti sono stati sottoposti a valutazione del vaso target con ecografia intravascolare durante la caterizzazione per sindrome coronarica acuta e fino a 14 giorni dopo la sessione finale di aferesi / infusione.

L'elettroforesi su gel in 2-D dei campioni di plasma delipidati hanno mostrato il successo della conversione di alfa HDL in pre-beta HDL-simili.

Hanno preso parte allo studio 28 pazienti.

Le sessioni di reinfusione sono state ben tollerate da tutti i pazienti.

I livelli di particelle prebeta HDL-simili e alfa HDL nel plasma delipidato sono passati da 5.6% a 79.1% e da 92.8% a 20.9%, rispettivamente.

I dati di ecografia intravascolare hanno mostrato una tendenza numerica verso una regressione nel volume totale dell'ateroma di -12.18 mm3 nel gruppo delipidato verso un aumento del volume totale dell'ateroma di 2.80 mm3 nel gruppo controllo ( p=0.268 ).

In conclusione, nei pazienti con sindrome coronarica acuta, le infusioni autologhe seriali di plasma selettivamente delipidato nelle HDL sono risultate utilizzabili e ben tollerate e questa terapia potrebbe offrire un nuovo trattamento aggiuntivo per i pazienti che si presentano con sindrome coronarica acuta, ma sono necessari ulteriori studi per determinarne la capacità di ridurre gli eventi cardiovascolari clinici. ( Xagena_2010 )

Waksman R et al, J Am Coll Cardiol 2010; 55: 2727-35



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