Terapia medica locale e sistemica dell’ischemia critica degli arti inferiori
Nel trattamento complessivo dell’ischemia critica degli arti inferiori ( ICAI ) devono essere previsti:
a) correzione dei fattori di rischio cardiovascolare e delle patologie concomitanti ( abolizione del fumo, stretto controllo metabolico del diabete mellito mediante utilizzo di Insulina in presenza di lesioni trofiche, correzione farmacologica dello scompenso cardiaco, della cardiopatia ischemica e delle aritmie cardiache, monitoraggio attento della terapia antipertensiva e anticolesterolemica );
b) terapia farmacologica di supporto con antiaggreganti, anticoagulanti, statine e Ace inibitori nella prevenzione primaria e secondaria degli eventi cerebrovascolari e cardiovascolari;
c) impiego di un’efficace terapia analgesica ( antidolorifici, oppiacei, Marcaina epidurale );
d) trattamento topico delle lesioni ulcero-gangrenose ( sbrigliamento chirurgico delle zone necrotiche e periodiche medicazioni locali, uso di calzature appropriate, eventuale utilizzo di ossigenoterapia iperbarica );
e) terapia antibiotica per via sistemica in presenza di lesioni trofiche infette ( dopo tampone cutaneo e antibiogramma );
f) terapia farmacologica con prostanoidi ( che possono essere usati per via endoarteriosa o endovenosa ) che costituiscono attualmente il trattamento di elezione di pazienti ICAI.
Il trattamento con prostanoidi deve essere personalizzato e di tipo intensivo; ogni paziente necessita di uno stretto monitoraggio sia clinico sia strumentale microcircolatorio, da cui estrarre i parametri essenziali per valutare nel tempo quando effettuare la terapia farmacologica prostanoidea, stabilirne efficacemente sia la posologia sia la durata, predire il fabbisogno di ulteriori cicli di terapia.
I cicli di trattamento con prostanoidi possono variare da 2 a 4 settimane e possono essere ripetuti a distanza di tempo a seconda dei parametri clinici e microcircolatori osservati.
Nel management del paziente con ischemia critica degli arti inferiori, la terapia che non preveda utilizzazione di tecniche chirurgiche e/o interventistiche può essere formulata con diverse sostanze farmacologiche, schematizzabili in tre differenti categorie: a) terapia con farmaci convenzionali non appartenenti alla categoria dei prostanoidi; b) terapia con prostanoidi; c) terapia genica e cellulare staminale. ( Xagena_2006 )
Melillo E et al, G Ital Cardiol 2006; 7: 317-335
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